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Il Comitato Olimpico Internazionale (Cio) deve ancora decidere se gli atleti provenienti da Russia e Bielorussia, quest’ultimo paese alleato di Mosca nella sua offensiva contro l’Ucraina, potranno gareggiare la prossima estate, ribadendo che la decisione verrà presa al momento opportuno. Nel frattempo, i rappresentanti delle federazioni sportive internazionali e dei comitati olimpici nazionali hanno chiesto che gli atleti russi e bielorussi siano ammessi sotto bandiera neutrale ai Giochi olimpici del prossimo anno a Parigi, mentre i rappresentanti degli atleti, durante il vertice olimpico svoltosi oggi a Losanna, hanno chiesto chiarezza sulla questione.
Il ‘Cio’, già da marzo, aveva revocato il divieto assoluto agli atleti russi e bielorussi, consentendo loro di competere come atleti neutrali a condizione che non sostenessero il conflitto in Ucraina e non avessero legami con l’esercito. Oggi il Comitato Olimpico Internazionale ha ribadito che: “La partecipazione di tali ‘Ain’ (atleti individuali neutrali) ai Giochi Olimpici potrà avvenire solo alle rigorose condizioni esistenti. Per gli ‘Ain’ con passaporto russo o bielorusso non verrà modificato né il sistema di qualificazione sviluppato dalle rispettive Federazioni Internazionali né il numero di posti assegnati a uno sport“.
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