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Sulle medaglie di Parigi 2024 giocherà un ruolo importante il clima e il Coni vuole farsi trovare pronto. Importanti spunti di riflessione li ha dati oggi il seminario online “Analisi Bio-Climatica Parigi 2024“, a cura dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del Coni, che ha fornito ai responsabili tecnici delle squadre azzurre uno studio dettagliato per garantire la migliore partecipazione italiana alla prossima edizione dei Giochi.
“Questa è un’occasione per fare il punto su Parigi”, ha detto in apertura dei lavori il segretario generale del Coni e Capo Missione a Parigi 2024, Carlo Mornati. “È utile avere una panoramica su quella che potrebbe essere l’evoluzione del clima. L’obiettivo comune è quello di stare fino all’ultimo in Italia per poi trasferirci a Parigi. E’ quindi importante conoscere lo sbalzo termico nel Villaggio Olimpico o negli allenamenti”. “Per la costruzione sono state utilizzate nuove tecnologie, è un villaggio molto diverso rispetto ai precedenti – ha evidenziato – poiché non si tratta dei classici quartieri tutti identici, ma di un nuovo complesso abitativo. Le tecnologie utilizzate non prevedono l’utilizzo dell’aria condizionata, ma una canalizzazione permanente dell’aria”.
Alessandro Pezzoli, bio climatologo del Politecnico di Torino, ha curato l’analisi bioclimatica. “L’area di Parigi è a fortissima variabilità , molto elevata rispetto alla media. Si tratta della classica area del clima continentale in cui possiamo avere rapidi sbalzi. Avremo un’estrema variabilità oraria, tra mattina pomeriggio e sera, un’estrema variabilità giornaliera nel corso della settimana. Occorre quindi prepararsi a competere in condizioni differenti, perché c’è un’estrema variabilità rispetto ai valori medi”.
Proseguendo la sua analisi Pezzoli ha spiegato che: “La Capitale è capace di situazioni estreme. Anche se le temperature medie del Villaggio Olimpico seguiranno l’andamento classico parigino: relativamente basse al mattino (16-17 gradi), con il massimo verso le 16-17 del pomeriggio, sui 24-25 gradi. Al mattino potrebbe esserci nuvolosità dovuta all’umidità elevata e gli atleti potrebbero risentire di un moderato stress da freddo, così anche la sera“.
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