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“Nel mondo ci sono tante guerre, ma gli atleti dei Paesi coinvolti in questi conflitti non sono esclusi dalle gare”. Lo sottolinea il Cio che al termine del comitato esecutivo in cui non è stata presa una decisione su russi e bielorussi per Parigi 2024 ha, auspicando il reintegro dei campioni di Mosca nelle competizioni internazionali, spiegato che “sono stati presi in considerazione anche gli altri 70 conflitti armati e le guerre in corso nel mondo, comprese le situazioni in Medio Oriente, Corno d’Africa e Caucaso meridionale. È stato notato che i comitati olimpici delle regioni colpite da queste guerre stanno seguendo i principi della Carta Olimpica. Non richiedono l’esclusione di atleti dei paesi ‘nemici’ e consentono ai loro atleti di gareggiare in competizioni sportive internazionali senza restrizioni”.
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