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Dopo la conferma della presenza della Russia ai Giochi Olimpici di Pechino 2024, gli atleti ucraini hanno attaccato pubblicamente il Comitato Olimpico Internazionale attraverso una lettera aperta. Il sindacato degli atleti, Global Athlete, ha affermato: “Il Cio si inchina alla Russia, premia l’aggressione militare in Ucraina, ed è dalla parte sbagliata della storia. La guerra di aggressione della Russia è costata centinaia di migliaia di vite, ha distrutto infrastrutture, ha minacciato la stabilità dell’approvvigionamento alimentare globale e ha rischiato una catastrofe nucleare. Il Cio premia l’aggressione di Putin mentre la morte e la distruzione delle sue vittime vengono ignorate. Il Cio deve scegliere da che parte stare in questa guerra”.
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Gli atleti ucraini, inoltre, non hanno gradito le parole del Cio, secondo cui i Giochi Olimpici uniscono il mondo con una competizione pacifica, definendola “una visione utopica che ignora il modo in cui lo sport viene abitualmente utilizzato come strumento di stati autoritari. Lo stato russo è stato un ottimo esempio, utilizzando i Giochi di casa nel 2014, insieme a un programma antidoping sponsorizzato dallo stato, per creare il clima sia in patria che all’estero per poi annettere la Crimea. Nel 2022 ha fatto lo stesso, usando i Giochi di Pechino per rafforzare il suo legame con la Cina prima di invadere l’Ucraina. La Russia ha promosso gli atleti a posizioni di rilievo nelle forze armate e ha pubblicizzato il successo atletico come segno della superiorità russa. Queste azioni sono state possibili perché la Russia ha manipolato e controllato a proprio vantaggio gli organi di governo dello sport”.
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