“Purtroppo non ci sono atleti russi o bielorussi”. Lo ha detto, come riporta l’Agence France-Presse, Giorgio Scarso, presidente della Confederazione Europea di scherma, soffermandosi sulle iscrizioni al torneo europeo di qualificazione olimpica di Differdange in Lussemburgo. Gli schermidori russi e bielorussi non gareggeranno quindi alle Olimpiadi di Parigi nemmeno sotto la ‘bandiera’ dell’Ain, ovvero degli ‘Atleti individuali neutrali’. Il CIO aveva offerto agli sportivi in questione la possibilità di gareggiare a Parigi come atleti neutrali senza bandiera o inno nazionale, a condizione che non sostenessero pubblicamente la guerra contro l’Ucraina e non fossero impiegati nell’esercito o nei servizi di sicurezza. “Il motivo della loro assenza non è noto, non c’è stata alcuna lettera ufficiale che lo spieghi”, ha spiegato Scarso. Una decisione che era stata anticipata dal capo della federazione russa di scherma, Ilgar Mamedov, parlando ai media russi: “Abbiamo reso chiara la nostra posizione di principio: non divideremo la nostra squadra tra coloro che compiacciono l’Occidente e coloro che, secondo loro, sono i ‘cattivi russi'”, le parole riportate da France24.