Metà Olimpiade è andata, metà Olimpiade è ancora davanti. E allora è tempo di un primo bilancio per quel che concerne la spedizione azzurra in questi Giochi Olimpici parigini. L’Italia ha conquistato 19 medaglie che, di fatto, sono 20 visto che Sara Errani e Jasmine Paolini domenica si giocheranno la finale del doppio femminile e, male che va, saranno d’argento. Dunque venti, cifra tonda. Che è esattamente la metà di quaranta, ovvero le medaglie record di Tokyo 2020. Insomma, i conti sono presto fatti: con una seconda parte a questo ritmo, l’Italia chiuderebbe l’undici agosto eguagliando il record. Ma non sarà facile. E adesso andiamo ad analizzare il perché.
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Intanto c’è un altro dato che ruba l’occhio ovvero che la spedizione Italia Team ha conquistato ben sei medaglie d’oro, otto d’argento e solo cinque di bronzo. Ed ha superato la doppia cifra di quarti posti. A conferma del fatto che il movimento azzurro sta bene, medaglie o non medaglie. Certo, il termometro popolare è sempre dato dalla quantità di metalli oltre che dalla qualità. E su questo secondo punto i numeri sono davvero egregi: tre anni fa, infatti, l’Italia chiuse con dieci ori, dieci argenti e venti bronzi. Qui la proporzione si è completamente ribaltata.
Obiettivo quaranta, ma serve una seconda parte dei Giochi quasi perfetta. L’Italia ha ancora tante cartucce da sparare, ma è chiaro che più avanti si va e più il margine si assottiglia. Andiamo a vedere quali potrebbero essere le papabili venti (e più) possibili medaglie dei secondi otto giorni dei Giochi. Partendo proprio da domani, domenica 4 agosto: l’Italia ha grandi possibilità di medaglia con Gregorio Paltrinieri nei 1500 stile libero, nel fioretto maschile a squadre e nella prova in linea di ciclismo femminile con Elisa Longo Borghini. Senza dimenticare i 100 metri con Marcell Jacobs anche se, obiettivamente, l’azzurro non sembra essere tra i pretendenti ad una medaglia.
E poi ci sono ancora tantissime carte possibili: dallo skeet misto alla ginnastica ritmica con le Farfalle ed Sofia Raffaeli senza dimenticare Elena Micheli e Alice Sotero nel pentathlon. E poi tutto il resto dell’atletica: Mattia Furlani, Larissa Iapichino, la 4X100 maschile, Gianmarco Tamberi, la mista della marcia. E alla quasi certa medaglia d’oro nella vela con Ruggero Tita e Caterina Banti.
Nei tornei a squadre l’Italia ha senza dubbio tre carte da medaglia: il volley maschile che lunedì affronterà il Giappone nei quarti di finale, la Nazionale femminile di Julio Velasco ed il Settebello di Sandro Campagna per quel che concerne la pallanuoto maschile. E poi ancora l’arrampicata sportiva, la canoa con un De Gennaro che vuole continuare a sognare, Gregorio Paltrinieri nella 10km in acque libere, le finali di specialità della ginnastica artistica femminile.
Non è finita qua perché la prossima settimana comincerà anche il taekwondo e Simone Alessio e Vito Dell’Aquila vanno a caccia di metalli pesanti. C’è anche Frank Chamizo, ripescato all’ultimo respiro, nella lotta libera. E come dimenticare il ciclismo su pista dove sono attese almeno due medaglie. Insomma, l’Olimpiade è tutt’altro che finita. Quota quaranta è ancora possibile.