Pippo Ganna illumina d’argento la prima giornata con medaglie in palio alle Olimpiadi di Parigi 2024 e l’Italia non resta a bocca asciutta, ma cala il tris. Manca l’oro, nella speranza possa arrivare già domani, ma arrivano tre podi di peso che sono il miglior modo per cominciare e per guardare con ottimismo alla rassegna a Cinque Cerchi. Il fenomeno piemontese non ha deluso le attese e si è dovuto arrendere soltanto al fuoriclasse Remco Evenepoel, tenendo alle spalle invece l’altro belga Wout Van Aert con una gran finale. E dire che ha anche rischiato di mandare all’aria la sua cronometro, ma è stato miracoloso il modo in cui è riuscito a evitare una caduta e a restare in sella alla sua bici sull’asfalto reso scivoloso dalla pioggia. Mattarella lo abbraccia pochi minuti dopo l’arrivo e già questo è un riconoscimento da ricordare a vita, Eppure, all’arrivo, non è affatto soddisfatto, e questo dimostra la caratura di un grande campione che ora può dedicarsi alla pista: “Non si può proprio parlare di delusione, ovvio che mi dispiace perché qualsiasi atleta che parte per una competizione spera sempre di vincere. Il secondo è il primo degli sconfitti, quindi spiace solo per quello. Ma bisogna accontentarsi del secondo posto, sono felice ovviamente perché è una medaglia molto di peso ma si parte per vincere. Però ovviamente dà morale, significa che stiamo bene e adesso gli altri miei tre compagni mi aspettano e sicuramente dovrò essere altrettanto presente con loro come lo sono stato per me. A chi la dedico? A me stesso”.
La scherma in agrodolce: alla fine, Luigi Samele ci regala la seconda medaglia di serata, di bronzo, dopo un percorso che si è fermato soltanto al cospetto del coreano Oh, che poi si prende la medaglia d’oro. Il foggiano è il primo sciabolatore italiano a salire sul podio per due edizioni delle Olimpiadi consecutive e dopo aver battuto anche Luca Curatoli nel match degli ottavi in un derby fratricida (subito fuori invece Michele Gallo) per salire sul gradino più basso del podio ha dovuto superare l’egiziano Elsissy in un match dal grande pathos. L’esperienza e la capacità di saper gestire queste situazioni fa la differenza, sempre. Samele vince il bronzo, si commuove e anche per lui c’è l’applauso dal vivo di Mattarella: “Mi sembra di essere a un parco giochi. C’era un boato incredibile e noi non ci siamo abituati, ho cercato di fare la mia gara, poi prima delle semifinali è venuto Mattarella a salutarmi. Sono diventato bordeaux, poi ho pensato che era venuto per me, che dovevo fare qualcosa di importante e l’ho fatto. Alla fine l’ho abbracciato, ho abbracciato Malagò, li ho visti genuinamente felici per me, per la medaglia data all’Italia. È pazzesco. C’era un tifoso speciale tra il pubblico e non potevo esimermi dall’andare ad abbracciare il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ho vinto un’altra medaglia olimpica, non ci avrei mai pensato. Vuol dire che non bisogna mai smettere di sognare. E io oggi non ho mollato mai, ho lottato dalla prima all’ultima stoccata. Credendoci sempre. È una felicità indescrivibile. Sono commosso”.
LA CLASSE E’ IN ACQUA
La classe non è acqua, è in acqua: quella della 4×100 stile libero di Thomas Ceccon, Alessandro Miressi, Paolo Conte Bonin e Manuel Frigo, che si prendono il bronzo che fa calare il sipario su una bella serata per lo sport italiano. Al mattino il sesto tempo di ingresso con Deplano e Zazzeri a sostituire i due big assoluti, che hanno alzato l’asticella alla sera. E Ceccon, pronto a un tour de force nei prossimi giorni, commenta così questo bronzo: “Ci siamo confermati sul podio? Si ma gli altri secondo me sono un po’ troppo mosci, è una medaglia Olimpica, è importantissima. Alessandro partendo prima aveva il pallino come fosse una gara singola ma bisogna lasciar stare il tempo, l’importante è la medaglia stasera. Si poteva giocare per il secondo posto? Sicuramente, ma non siamo arrivati purtroppo tutti e quattro in super forma ma non è sempre facile arrivare tutti a puntino all’appuntamento. Io sto abbastanza bene, ma vediamo domani, con acqua ferma, nella mia gara, un po’ più tranquillo. Ho rotto il ghiaccio e per adesso va bene così”. La giovanissima 4×100 femminile, invece gioisce per l’approdo in finale frutto di tanti sforzi. Nicolò Martinenghi, capelli biondo ossigenato, per il momento non brilla ma si qualifica per la finale e proverà a giocarsi le sue carte.
QUALCHE DELUSIONE, OBIETTIVO LOS ANGELES
E’ anche una giornata comunque non priva di delusioni: lo è in primis lei, stiamo parlando di Assunta Scutto, che da numero uno al mondo nella categoria -48 kg viene eliminata ai quarti e poi subito dopo ai ripescaggi. Niente medaglia per una delle protagoniste più attese, che guarda già però a Los Angeles fra quattro anni. Ed è quello che resta da fare, tornando alla scherma, anche alle spadiste dell’Italia Team, Fiamingo, Rizzi e Santuccio, tutte lontane dalla possibilità di agguantare una medaglia, ma assolutamente pronte a riscattarsi nella gara a squadre. Male anche la boxe: subito a casa Salvatore Cavallaro e Sirine Charaabi, prosegue soltanto Alessia Mesiano in attesa degli altri. E partono col piede sbagliato anche Cottafava e Nicolai, battuti dal duo qatariota all’esordio nel beach volley in una splendida cornice serale sotto la Tour Eiffel. In mattinata, infine, i tuffi hanno trovato la prima amara medaglia di legno con Bertocchi/Pellecani, ma non è affatto un risultato da sminuire. Il bilancio di giornata, in fin dei conti, è agrodolce e raggiunge la sufficienza, ma siamo appena partiti: adesso lo sport italiano chiede un oro e altre medaglie, e domenica ci sono tante occasioni preziose per incrementare il nostro bottino.