Si scrive una medaglia, ed è il giorno in cui ne abbiamo vinte meno, in realtà si legge due medaglie. Già , perché se Stefano Oppo e Gabriel Soares con il loro doppio pesi leggeri illuminano d’argento la mattinata a Parigi 2024 in un day-7 un po’ amaro sotto altri fronti, intorno all’ora di pranzo il capolavoro lo scrivono Jasmine Paolini e Sara Errani, che nel doppio femminile volano in finale e assicurano all’Italia una medaglia nel tennis cento anni dopo la prima e unica con De Morpurgo nel 1924… ed eravamo sempre a Parigi. Le due azzurre hanno scritto una pagina di storia assoluta, dimostrando di essere tra le più forti nel doppio: se la toscana è per ora ai vertici anche in singolare e può davvero diventare per i prossimi cinque anni tra le giocatrici in grado di vincere degli Slam (e negli ultimi due ci è andata ben più che vicina, ahinoi), la bolognese si è invece reinventata agli sgoccioli della carriera e vive una nuova giovinezza. Occhio però, perché prima di loro potrebbe esserci un altro podio nel tennis: Lorenzo Musetti ha perso la semifinale contro un Novak Djokovic focalizzato per vincere l’unica cosa che gli è fin qui sfuggita, la medaglia d’oro olimpica, ma il toscano può ora giocare per il bronzo e forse da favorito contro Auger-Aliassime. E soprattutto, lo farà prima del duo delle azzurre.
Tornando però all’unica medaglia effettiva di questa giornata, l’Italia si dimostra terra di navigatori e di canottieri. Oppo e Soares erano annunciati come possibili protagonisti e non hanno deluso: non è arrivato l’oro, è vero, ma se la sono giocata alla grande e alla fine si prendono una medaglia che vale tantissimo. Oggi è cominciata anche l’atletica: bene Osakue e una clamorosa Derkach che volano in finale nel disco e nel salto triplo, col brivido invece Leonardo Fabbri, che avanza in finale nel peso da primo, ma grazie al terzo tentativo, perché dopo i primi due era clamorosamente fuori. Con lui dentro anche Weir e l’Italia si aspetta tantissimo da questa finale. E poi, c’è il golf che dopo il secondo giro pian piano fa venire l’acquolina in bocca, soprattutto con un grande Guido Migliozzi ottavo e a -4 dal leader.
Per il resto, un po’ di occasioni mancate: il legno nei tuffi con Tocci e Marsaglia nel sincro, il quinto posto di Germani e Bertuzzi nella vela 49er FX, Deplano e Razzetti che non lottano per le medaglie nelle rispettive finali di nuoto. Queste però non sono delle vere delusioni come quelle che invece arrivano dalla spada, un vero disastro con la squadra maschile che si ferma già ai quarti e poi chiude quinta, oppure con il beach volley – Ranghieri e Carambula perdono ancora e sono eliminati – o ancora con la boxe che perde anche Lenzi e chiude con zero medaglie, per poi passare al judo e all’arco che non hanno regalato soddisfazioni. Si è sbloccato, infine, il Setterosa: adesso si può sperare di volare ai quarti, sarà decisiva la giornata di domenica. Quella del venerdì, invece, si chiude con una medaglia… anzi due.