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Proseguono le polemiche sulla scelta di far disputare le gare di surf dei prossimi Giochi Olimpici di Parigi 2024 a Tahiti. La scorsa settimana il test organizzato sul luogo delle gare, che vrebbero dovuto dimostrare agli ambientalisti che l’allestimento della contestata torre dei giudici di gara non comporta danni per l’ambiente, è fallito. A conclusione del test, il presidente polinesiano, Moetai Brotherson, ottimista alla vigilia, ha ammesso che se non verrà trovata una soluzione “ci si dovrà porre una domanda sulla possibilità di confermare queste prove di surf a Teahupoo”.
Per il Comitato organizzatore, il surf a Teahupoo, famoso fra i praticanti della disciplina come il luogo della più alta onda del mondo, rappresenta il fiore all’occhiello dei giochi e abbandonare Tahiti rappresenterebbe una prima, grave macchia nel percorso di avvicinamento ai Giochi. In ogni caso, inizia a farsi spazio la proposta di un piano B, che prevederebbe il rimpatrio delle gare sulla costa atlantica francese – quella di Biarritz.
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