Olimpiadi Parigi 2024

Ginevra, che bella storia: dalla qualificazione in extremis al bronzo, Taddeucci batte anche la Senna

Ginevra Taddeucci
Ginevra Taddeucci - Foto Giuseppe Giugliano

A queste Olimpiadi, Ginevra, ha rischiato seriamente di non poterci essere. Al Settecolli, in quella che era ormai l’ultima chance, è però arrivato il tempo nei 1500 e da regolamento, prendendo il gatto per la coda, la toscana si è qualificata per Parigi 2024 con tanto di pass individuale nella 10 km in acque libere. Il pass preso nella confortevole piscina, la medaglia di bronzo conquistata nel pantano della senna: Taddeucci ha dato spettacolo e ha portato ancora una volta l’Italia del fondo sul podio. Chi si è alzato presto per seguire lei e Gabbrielleschi non è rimasto deluso: le azzurre se la sono giocata alla grande, vincendo anche le preoccupazioni legate all’acqua del fiume parigino, che ieri hanno spinto la FIN a evitare l’allenamento di rito.

In gara, però, è tutta un’altra roba e per Taddeucci, che ormai da tempo è tra le nostre protagoniste del nuoto di fondo, non è stato facile. Lo ha raccontato lei stessa all’arrivo, in lacrime, commentando questo bronzo insperato, per lei che a giugno era a un passo dal guardarli in tv i Giochi: “Una medaglia incredibile. Se penso che fino ad un mese fa non avevo nemmeno il pass per i Giochi… Qui nella Senna la corrente era terribile, c’era un tratto dove se non stavi attenta venivi risucchiata come in un imbuto. Ringrazio tutti, specialmente il mio ragazzo Matteo”. E noi ringraziamo lei: dalla delusione di Doha ha saputo cogliere al balzo un’altra chance per qualificarsi in modo forse non lineare come avrebbe voluto. L’importante, però, era esserci: poi, però, quando si deve fare sul serio, il motto di De Coubertin, con tutto il rispetto per il barone, viene messo da parte, perché in questi casi l’importante è soprattutto tornare a casa con una medaglia. Ginevra, un mese fa l’avresti mai pensato?

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