E’ un day-9 esaltante che si chiude con una piccola amarezza serale quello che chiude la settimana a Parigi 2024 e apre le danze per il rush finale. Sara Errani e Jasmine Paolini hanno scritto la storia del tennis e in realtà dello sport italiano, conquistando la prima medaglia d’oro della storia in questa disciplina, un giorno dopo il bronzo di Lorenzo Musetti a un secolo dall’unico podio azzurro di De Morpurgo. Un doppio femminile da brividi, composto da una delle giocatrici più forti del circuito in singolare allo stato attuale, finalista perdente negli ultimi due Slam, e dalla leggenda bolognese, che con questo oro ha ora realizzato il career Golden Slam in doppio, avendo vinto tutti e quattro gli Slam in coppia e ora anche i Giochi. Un successo che emoziona appassionati e non solo, che dimostra come ci si possa reinventare anche in tarda o tardissima età , e scoprirsi o riscoprirsi campionesse.
Chi conferma di essere un campione è Gregorio Paltrinieri: il suo argento nei 1500, alle spalle soltanto di un Finke da urlo con il record del mondo, è la sua quinta medaglia e forse vale anche più di un oro. Una gara esemplare sulla lunga distanza, forse il sigillo su una carriera in cui per il carpigiano non è davvero mancato nulla. E c’è un ulteriore argento, questo però fa male, in una serata ricca di emozioni, in tutti i sensi. La scherma porta ancora un podio alla spedizione italiana, il fioretto trova il terzo argento e di fatto non si può rimproverare nulla rispetto a quanto invece accaduto a Tokyo. Ma l’assenza di un oro nell’arma storicamente prediletta dal nostro movimento deve fare un po’ riflettere una leggenda come Cerioni: in ogni caso, il bilancio per la federazione di Azzi è positivo.
E poi, c’è un certo Marcell Jacobs. Partiamo dalla fine: appare 9.85 nel tabellone, è il suo secondo tempo migliore in carriera, vale un quinto posto nella finale olimpica, e non va banalizzato. E’ vero, era il campione olimpico in carica e l’obiettivo di una medaglia, se non quella d’oro visti i rivali, era sempre un sogno o qualcosa di più. Ma bisogna fare i conti con la realtà : Jacobs quest’anno non aveva corso sui tempi dei principali protagonisti della gara regina e non si poteva pensare che come d’incanto potesse batterli tutti. E’ un punto di ripartenza per la leggenda dei 100 metri italiani: la pagina di storia di Tokyo non si cancella e 9.85 e quinto posto sono un ottimo modo per cedere lo scettro a testa alta.
In giornata, delusione Nespoli nel tiro con l’arco, arriva una bruciante eliminazione ai quarti per il fuoriclasse azzurro che puntava alla finalissima. Nel ciclismo femminile Elisa Longo Borghini non riesce proprio a fare la differenza e arrivano solo piazzamenti. Pillole serali: l’Italvolley femminile è seconda nel girone e sfiderà la Serbia, salutano agli ottavi Menegatti/Gottardi, mentre il Setterosa passa ai quarti col brivido, ma il cammino pare segnato. L’exploit, infine, è quello di Massimo Spinella nella pistola automatica: vola in finale a sei e ha grandi chance di medaglia se tirerà come oggi.