Olimpiadi Parigi 2024

Da Pizzolato a Diaz, sei medaglie in un solo giorno: Italia da paura a Parigi 2024

Consonni e Guazzini - Foto Antonio Fraioli

Sei medaglie in un solo giorno e l’Italia vola nel medagliere. Si chiude una giornata epocale per la spedizione azzurra a Parigi 2024, un venerdì che nasce male e sarebbe potuto proseguire sul solco di una serie di legni, ma che improvvisamente svolta e vira verso la leggenda. Non è la giornata con più medaglie di sempre per l’Italia ai Giochi, c’è almeno una domenica a Los Angeles 1984 (ma era tutt’altro contesto) con 10 podi, ma trovare sei medaglie nel 2024 è tanta roba. E se c’è anche un oro, con un argento e quattro bronzi, tutti in discipline diverse e alcune quasi agli antipodi, la soddisfazione non può che essere ulteriore. E siamo giunti a quota 36 medaglie, anzi, 37, perché il volley femminile garantisce o l’oro o l’argento. Il record di 40 medaglie di Tokyo trema, anche perché nelle ultime due giornate ci sono tanti assi da calare: e con 11 ori e 12 argenti, e con il numero di uno di questi due colori che è destinato aritmeticamente ad aumentare, il medagliere del Giappone a livello di peso specifico è stato già battuto.

Cronistoria di una giornata quasi irripetibile. Che si apre però con qualche amarezza di troppo: c’è il quarto posto di Pianosi nella vela, quello dell’Italia del volley maschile che fa malissimo, il podio sfiorato da Pellacani nei tuffi che lascia l’amaro in bocca. Poi, la giornata svolta con Nino Pizzolato, che all’ultimo tentativo, e dopo la richiesta di revisione video da parte dell’entourage azzurro, riesce a riconfermarsi bronzo olimpico, stavolta negli 89 kg: cambia la categoria di peso, non l’esito, il siciliano è ancora sul podio nel sollevamento pesi. Da lì in avanti, è un tripudio: a stretto giro di posta trova un bronzo anche Sofia Raffaeli, che rischia grosso con un errore alla palla, poi però fa tutto per bene e si prende almeno il bronzo, che sarebbe potuto essere qualcosa di più se si pensa che lei arrivava a questa finale all around con il primo posto nelle qualificazioni. C’è anche spazio per la medaglia d’oro, quella di enorme peso nella Madison femminile del ciclismo su pista, con delle leggendarie Chiara Consonni (sorella di Simone, oro a Tokyo, bronzo a Parigi e ancora in corsa domani per vincere nella stessa Madison ma al maschile) e Vittoria Guazzini, che con una prova tatticamente perfetta sbaragliano la concorrenza e dimostrano tutto il valore azzurro sulla pista.

Poi, c’è Simone Alessio, che ci insegna che anche quando sembra finita, non è finita. Lui che era tra i favoriti per la finale viene eliminato invece ai quarti, ma non si perde d’animo e una volta ripescato per giocarsi il bronzo, vince alla grande e di cuore i due match che lo separavano dalla medaglia, e si prende la sua personale rivincita cancellando la delusione di Tokyo. La serata è tutta dell’atletica: nel giro di un minuto, Andy Diaz si prende il bronzo alla prima gara in maglia azzurra nel salto triplo, tenendo tutti sulle spine per il rischio infortunio, mentre Nadia Battocletti questa volta il podio se lo prende con una gara leggendaria in cui arriva un meraviglioso argento che nessuno le potrà togliere nei 10.000 metri dopo la beffa della distanza dimezzata. Insomma, una grandissima giornata di sport e Parigi si colora d’azzurro, ma non è ancora finita qui e per raggiungere gli obiettivi, ora vicinissimi, servono gli ultimi due sforzi.

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