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Sono giorni di idee contrastanti, di scambi di vedute piuttosto accesi per quanto riguarda la decisione del Cio di riammettere gli atleti russi e bielorussi alle manifestazioni sportive internazionali con bandiera neutrale. Dopo tale decisione sono arrivate le reazioni da parte di alcuni governi, fra cui quello tedesco e quello russo, che hanno manifestato un dissenso generale, ovviamente ognuno per le proprie ragioni la decisione del Comitato Olimpico Internazionale.
Per mettere a tacere le polemiche su tale argomento è ritornato a parlare il presidente del Cio Thomas Bach che, a margine del terzo e ultimo giorno dell’Esecutivo Cio a Losanna, ha così parlato: “Abbiamo preso atto di alcune reazioni negative da parte di alcuni governi europei. Possiamo solo ribadire che è deplorevole che alcuni governi non vogliono rispettare la maggior parte di coloro che operano dentro il movimento olimpico nè l’autonomia dello sport. Si chieda il rispetto dei diritti umani e poi si trascuri in maniera grossolana il parere degli esperti di diritti umani delle Nazioni Unite. Questi interventi hanno rafforzato ulteriormente l’unità all’interno del movimento olimpico. Non sta ai governi decidere quali atleti possono prendere parte alle competizioni, sarebbe la fine del mondo come lo conosciamo“. Sul sostegno dei presidenti delle associazioni dei Comitati olimpici dei cinque continenti: “Hanno accolto positivamente le nostre raccomandazioni in difesa dello sport. L’Asoif ha enfatizzato la necessità di prevenire l’interferenza delle autorità pubbliche su questioni sportive“.
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