Olimpiadi Parigi 2024

Chi è Filippo Macchi, medaglia d’argento nel fioretto alle Olimpiadi di Parigi 2024

Filippo Macchi
Filippo Macchi - Foto CHINE NOUVELLE/SIPA/2407291703

Filippo Macchi ha conquistato la medaglia d’argento nel fioretto maschile individuale alle Olimpiadi di Parigi 2024, al termine di una finale concitata e chiusa con molte polemiche dopo la sconfitta per 15-14 contro il campione olimpico in carica Cheung Ka Long, rappresentante di Hong Kong. L’azzurro ha tenuto alto il nome del fioretto maschile italiano, ottenendo la terza finale olimpica consecutiva dei colori italiani dopo l’oro e l’argento di Daniele Garozzo nelle ultime due edizioni. La medaglia d’argento arriva a coronamento di un’autentica impresa compiuta oggi, con Macchi che ha vinto tre turni da sfavorito: dopo il successo all’esordio contro il cinese Xu, negli ottavi ha superato il giapponese Kyosuke Matsuyama con il punteggio di 15-11, per poi ripetersi ai quarti contro l’egiziano Mohamed Hamza per 15-9. In semifinale è arrivata la vittoria per 15-11 contro Itkin, al termine di una gara condotta alla perfezione dopo la rimonta iniziale e che gli ha garantito una medaglia sicura.

Nativo di Pontedera e grande tifoso del Pisa, Macchi proviene da una famiglia con grande tradizione sportiva: Filippo infatti è figlio e nipote d’arte, poiché suo nonno Carlo, scomparso nel 2019 a 71 anni, è stato un’icona della scherma italiana, avendo inoltre collaborato per anni con la Federazione in vari ruoli, tra cui quello di responsabile della selezione nazionale U20. Anche la fidanzata Giulia, figlia dei due ex campioni di fioretto Gianmarco Amore e Diana Bianchedi, è fiorettista a sua volta.

Classe 2001, Macchi si è fatto conoscere al grande pubblico in occasione degli Europei di scherma 2023 di Plovdiv, in Bulgaria, dove ha vinto la medaglia d’oro individuale nella sua disciplina. Sulla pedana bulgara il toscano ha compiuto una vera impresa, rimontando da 11-14 sotto con 4 stoccate in fila nella finale contro il transalpino Lefort. Nonostante il titolo continentale però, Filippo si è presentato ai Giochi Olimpici da outsider, essendo numero 11 del tabellone e numero 13 del ranking mondiale, ma è stato abile a sfruttare la parte di tabellone che alla vigilia era data come la più equilibrata, e dove ci sono state diverse uscite di scena tra i big, arrivando fino ad uno splendido argento.

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