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Sì a russi e bielorussi, ma solo in forma individuale e neutrale e senza affiliazione alle forze armate. Il Comitato Olimpico Internazionale autorizza parzialmente la partecipazione degli sportivi dei due paesi alle competizioni internazionali. Lo ha annunciato il presidente del Cio Thomas Bach nel corso della conferenza stampa al termine dell’Esecutivo odierno riunitosi a Losanna. L’Esecutivo ha comunque previsto una serie di criteri che dovranno essere rispettate dalle Federazioni internazionali dei singoli sport: tra questi l’esclusione dalle competizioni di atleti che sostengono la guerra e atleti che sono affiliati alle forze armate. Sulle Olimpiadi di Parigi 2024 e Milano Cortina 2026 invece verrà presa una decisione “nel momento opportuno”, dice Bach che sottolinea che “in una situazione così complessa nessuno può sapere cosa può succedere in una settimana, un mese o nove mesi. Dobbiamo monitorare, non è appropriato indicare una tempistica”.
Ora sono attese le prime reazioni internazionali. Nel suo discorso di apertura, Bach aveva risposto ad alcune osservazioni, come a quelle basate sul tema della sicurezza: “Non sono stati registrati incidenti”, aveva detto il numero 1 del Cio in merito alla partecipazione di russi e bielorussi ai recenti eventi internazionali (come ai Mondiali di boxe femminile). In questi giorni inoltre oltre 300 schermidori hanno indirizzato una lettera al Cio, definendo un “errore” la riammissione di atleti russi e bielorussi ad un anno dalla raccomandazione alle Federazioni internazionali di non invitare atleti e funzionari dei due paesi alle competizioni. Bach ha ammesso che “non riusciremo a trovare una soluzione che accontenti tutti e potremmo doverci convivere”.
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