Olimpiadi Parigi 2024

Alice D’Amato e Manila Esposito illuminano Parigi alla trave: oro e bronzo, è un tripudio per la ginnastica italiana

Manila Esposito e Alice D'Amato
Manila Esposito e Alice D'Amato - Foto Ferraro/CONI

1 agosto 2021, 5 agosto 2024. Due date che rimarranno per sempre nella storia dell’Italia ai Giochi Olimpici. Poco più di tre anni dopo il leggendario oro di Marcell Jacobs nei 100 metri a Tokyo, il Bel Paese si ritrova a celebrare un altro indimenticabile traguardo a livello sportivo. Alice D’Amato e Manila Esposito entrano nella storia dello sport azzurro e lo fanno direttamente dall’ingresso principale, solo una settimana dopo aver conquistato l’argento nella prova a squadre. Alla trave conquistano rispettivamente la medaglia d’oro e quella di bronzo, in un epilogo che neanche il più ottimista della spedizione della ginnastica artistica a Parigi avrebbe immaginato. Una finale con un campo partecipanti di livello assoluto, dalla leggenda Simone Biles alla brasiliana Rebeca Andrade, passando per la cinese Yaqin Zhou. Eppure lì, sul gradino più alto del podio c’è la 21enne ginnasta ligure, che solamente ieri era in lacrime dopo il quinto posto ottenuto nella finale delle parallele e oggi diventa la prima medaglia d’oro di sempre della nostra ginnastica ai Giochi Olimpici. E si tratta anche della prima (e anche seconda) medaglia della nostra storia olimpica alla trave.

IL MEDAGLIERE DI PARIGI 2024

Una gara alla quale Alice probabilmente non penserà mai più nel corso della carriera, perché meno di 24 ore dopo è medaglia d’oro con un esercizio che rasenta la perfezione in quanto a esecuzione. L’azzurra ottiene uno score di 14.366 partendo da un Dscore di 5.800, premiata con un 8.566 di punteggio E che dice tutto su quanto sia stata perfetta su quella trave. E può essere incredibilmente orgogliosa di se stessa anche Manila Esposito, che a 17 anni – dopo aver dominato gli Europei di Rimini – va a prendersi la sua seconda medaglia olimpica. Un piccolo sbilanciamento che è stata bravissima a gestire senza perdere l’equilibrio sull’attrezzo le è costato l’argento, che è andato a Yaqin Zhou per un solo decimo, ma il bronzo c’è ed arriva discapito di Rebeca Andrade e Simone Biles. La brasiliana non sbaglia, ma non incanta i giudici e finisce in quarta posizione, mentre la campionessa statunitense cade, si riprende, attende per 5 minuti il giudizio e alla fine scopre che non è andata oltre la quinta posizione. E tra poco più di un’ora si torna protagoniste, con entrambe le nostre portacolori di nuovo in corsa per una medaglia al corpo libero. Sognare non è vietato, perché la ginnastica italiana non è mai stata così in alto. 

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