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E’ stata inaugurata, alla presenza del presidente del Coni Malagò e dei maggiori esponenti del Cio, Casa Italia al resort di Yongpyong, solitamente utilizzato come golf club. Ad assistere all’evento c’erano anche il presidente del comitato organizzatore dei Giochi Olimpici Invernali di PyeongChang 2018 e quello della Fis, Gian Franco Kasper.
Giovanni Malagò, che ha guidato gli ospiti in una visita alla struttura completamente modificata negli interni per l’arrivo dei 121 convocati azzurri, ha poi parlato ai microfoni della stampa con un tono pienamente soddisfatto per la riuscita del progetto Casa Italia: “Una casa, una squadra, un Comitato Olimpico, una Nazione, tutti dalla stessa parte: quella dello sport, del tricolore. L’enorme partecipazione dei membri del CIO è segno che l’Italia in quanto a stile fa scuola. Innanzitutto cercheremo di fare bella figura, con un comportamento corretto verso tutti, che sia degno dell’Italia. Non abbiamo un uomo o una donna simbolo, non abbiamo una Shiffrin, un Hirscher, un Vaultier, un Klaebo, ma tanti atleti da podio. Potrebbe essere l’Olimpiade delle donne, con tante atlete competitive in tante discipline. Se devo scegliere un simbolo, però, è Nadia Fanchini. Con quello che ha passato, per quello che sta vivendo, una sua medaglia sarebbe veramente qualcosa in più”.