C’è grande attesa a PyeongChang 2018 per tutte le specialità dello sci di fondo. Le gare disputate finora in Coppa del Mondo hanno dimostrato che in nessuna specialità (tranne forse nella sprint degli uomini) è possibile fare pronostici, vista la presenza (sia al maschile che al femminile) di un foltissimo numero di atleti che possono ambire alla conquista dell’oro. La nota negativa, sicuramente, è l’assenza di molti atleti russi, anche se big come Bolshunov gareggeranno sotto la bandiera del CIO.
I FAVORITI TRA GLI UOMINI: KLAEBO E COLOGNA HANNO FAME – Partiamo dai due nomi che più frequentemente vedremo nelle posizioni importanti. Il primo, Johannes Klaebo, ha già prenotato l’oro nella sprint ed è senza dubbio una spanna avanti a tutti i concorrenti per la specialità più veloce del fondo, quella dove invece pecca leggermente Dario Cologna, che in ogni caso in passato ha già vinto anche qua. Lo svizzero ha intenzione di mettere le mani sulle discipline più lunghe, come ad esempio la 15 km (dove peraltro Klaebo non ci sarà) oppure lo skiathlon dove i due puntano entrambi al primo posto. Alexey Poltoranin invece potrebbe avere qualcosa in più nella 50 km, dove la grossa distanza chiede qualità ben diverse rispetto alle specialità sopracitate. Nella sprint sono tanti gli atleti in seconda fila (soprattutto a causa dell’assenza di Ustigov, unico in grado di giocarsela alla pari con Klaebo), dal francese Chanavat al nostro Federico Pellegrino, senza dimenticare il norvegese Iversen, altro atleta che può fare bene in più gare. Nella 15 km sono molto attesi Martin Johnsrud Sundby e Alex Harvey, entrambi in ottimo stato di forma come certificano gli ultimi mesi. Sembra piuttosto scontato l’esito della staffetta 4X10 km: la norvegia capitanata dal solito Klaebo è quella con le maggiori possibilità di vittoria, grazie alla presenza di Sundby e Iversen, già menzionati precedentemente. Incredibilmente al secondo posto potremmo trovare la Russia, che nonostante le tante squalifiche ha una squadra in cui spiccano i nomi di Retivykh e Bolshunov.
I FAVORITI TRA LE DONNE: TANTE LE PRETENDENTI – E’ molto più complicato fare pronostici tra le donne, dove a lottare per una medaglia ci sono tantissime atlete. Partiamo dalla sprint, dove anche gli Stati Uniti possono dire la loro. Jessica Diggins è sicuramente l’atleta più sottovalutata tra le big, visto che nei momenti di maggior forma ha dato del filo da torcere a tutte le sue avversarie senza però ricevere troppi complimenti. La favorita assoluta però è Stina Nilsson, regina di questa specialità, che ha decisamente più possibilità della norvegese Maiken Kaspersen Falla, altra ottima atleta vittoriosa anche in questa stagione. In seconda fila troviamo altre valide sciatrici come Krista Parmakoski, Kikkan Randall e Sophie Caldwell. Nelle gare più lunghe vediamo molte atlete sullo stesso piano, da Charlotte Kalla alla norvegese Marit Bjoergen, senza dimenticare Heidi Weng, vincitrice del Tour de Ski 2018. Nello skiathlon sembrerebbe la Kalla a partire avvantaggiata per l’abilità in entrambe le tecniche. La svedese punta anche a un oro nella 10 km, dove la concorrenza della Bjoergen si affievolisce. Quest’ultima è probabilmente l’indiziata alla vittoria nella 30 km, la gara più asfissiante e in cui servono qualità nella gestione delle energie e tanta tecnica. La norvegese, insieme alle connazionali, punta a un successo nella staffetta 4X5 km, dove una squadra formata anche da Oestberg, Falla, e Weng ha praticamente la strada spianata.
LE SPERANZE PER L’ITALIA: SI PUNTA SU CHICCO – Non si può negare che traguardi come le nove medaglie di Lillehammer 1994 o le sei di Salt Lake City 2002 (a Sochi 2014 furono 10 ma senza ori) sono difficilmente eguagliabili. Nonostante una squadra decisamente folta, l’unico atleta in grado di dare del filo da torcere ai più forti è Federico Pellegrino. Il valdostano ha dichiarato recentemente in un intervista a Eurosport di puntare molto sulla team sprint, dove ad aiutarlo ci sarà Dietmar Noeckler, con cui Chicco forma una coppia davvero forte (come ha dimostrato la bellissima vittoria a Dresda). Lo stesso Pellegrino forse sottovaluta la sua capacita nella sprint, dove ha dimostrato di potersela giocare anche con un gigante come Klaebo. Nella 15 km un possibile outsider può essere Francesco De Fabiani, che ha raggiunto un gran terzo posto a Oberstdorf. Lui e Pellegrino, assieme probabilmente a Noeckler e Maikol Rastelli, comporranno la squadra che gareggerà nelle due gare di staffetta. L’Italia non parte certo favorita, ma potrebbe stupire puntando a un podio non così impossibile, visto che oltre alla Norvegia sono tutte sullo stesso piano.
Difficile sarà vedere una medaglia tra le ragazze, dove il livello purtroppo non può impensierire le big. Elisa Brocard, oltre ad essere la sciatrice di maggior esperienza in squadra, è sicuramente quella che può puntare più in alto. Altre validissime atlete sono Gaia Vuerich e Greta Laurent, che nelle gare sprint potrebbero sognare un posto nelle prime 10. Vanno menzionate Anna Comarella e Sara Pellegrini, per cui la trasferta olimpica in Corea del Sud sarà la prima in assoluto.