Giochi Olimpici invernali Pyeongchang 2018

PyeongChang 2018, Dietmar Noeckler dopo la 15 km: “Mi scuso con tutti, non farò la staffetta”

Dietmar Noeckler - Foto Fisi/Pentaphoto

La 15 km a tecnica libera di PyeongChang 2018 (qui il resoconto della gara) porta tanti dubbi in casa Italia. Oltre ai risultati nelle retrovie di Bertolina, Zelger e Rigoni a preoccupare lo staff tecnico e gli appassionati è la prova di Dietmar Noeckler. L’azzurro infatti si è fermato dopo pochi km, senza concludere la gara olimpica. Poco dopo ha parlato ai microfoni di Eurosport, esponendosi con un coraggioso quanto preoccupante mea culpa: “Mi scuso con tutti, con i tecnici che lavorano duramente e con tutti quelli che mi seguono. Oggi purtroppo non c’ero con la testa fin dall’inizio, non mi sono fermato per problemi fisici. Semplicemente mi sono fermato alla prima difficoltà. Spiace perchè era comunque una gara olimpica, ma questo giorno non me lo scordo per il resto della vita“. Parole pesanti, che lasciano ovviamente molti dubbi verso le prossime prove dei Giochi.

Dubbi che Noeckler scioglie subito per quanto riguarda la staffetta 4×10: “No, non farò la staffetta”. Nessuna dichiarazione però riguardo la team sprint in tecnica libera, gara dove l’azzurro dovrebbe affiancare Federico Pellegrino per cercare una medaglia. A questo punto lo staff tecnico dovrà fare delle attente valutazioni, anche perchè le varie alternative (Rastelli, De Fabiani) non convincono per le caratteristiche tecniche.

Non meno delusi gli altri italiani, a partire da Mirco Bertolina che ha chiuso al 44° posto: “Essere il migliore italiano oggi è una magra consolazione, pensavo di essere andato meglio. Il risultato della squadra? Parlavamo pochi giorni fa di come a Vancouver 2010 l’Italia schierasse quasi tutti atleti da podio e il peggiore era stato Moriggl, ventiquattresimo. Per me è già stata durissima arrivare qui in Corea, partendo dal basso con la caserma che ringrazio. Ogni anno sto crescendo, spero di continuare a migliorare.” 

Anche Sergio Rigoni, 72° al traguardo, è molto autocritico: “Non sono contento, ho faticato troppo su una neve difficile. Ho avuto anche qualche problema fisico ai tibiali che sicuramente non ha aiutato. Il bronzo di Tumolero nello speed-skating? E’ di Asiago come me, un bravissimo ragazzo che è rimasto sempre umile. Festeggeremo una volta tornati in Italia.” Non perde lo spirito ironico Stefan Zelger, che ha terminato al 60° posto: “Sono giovane? Non è una scusa per la gara di oggi, anzi. Purtroppo la gamba non gira come nelle scorse settimane, oggi volevo far vedere di valere più di quanto visto nella sprint ma non ci sono riuscito. La staffetta? Non la farò, torno in Italia il 21 e sinceramente fare un’altra gara come quella di oggi sarebbe vergognoso. La neve è particolare ma non può essere una scusa, è una novità per quasi tutti gli atleti in gara qui. E poi mi sembra bianca come la nostra.”

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