Chiara Costazza - Foto Pentaphoto/Giovanni Auletta
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L’Italia si arrende alla Francia nei quarti di finale del team event dello sci alpino. Si concludono le Olimpiadi invernali di PyeongChang 2018 per la disciplina regina e si concludono con un po’ di amaro in bocca per la nazionale italiana che ambiva a qualcosa in più come testmoninano le parole di Chiara Costazza: “E’ stata una gara deludente, siamo stati eliminati quasi subito, c’era in palio una medaglia e avevamo delle aspettative, così sono andate in fumo. C’è chi va più veloce, personalmente non ho fatto due manche positive, mi spiace perchè così la paga anche la squadra. Il tracciato era abbastanza diritto, però la neve era bella e ha tenuto bene, ti dava fiducia e si poteva sciare bene”.
Rammarico anche da parte di Irene Curtoni: “Si poteva andare più veloce, personalmente non sono riuscita tanto. Abbiamo provato a fare meglio, la Francia come le altre nazioni era battibile, in una gara del genere possono andare avanti tutti, lo ha dimostrato la Svezia che considravo al favorita e invece è uscita. Nella prima run ho sbattuto contro il cancelletto, capita una volta su dieci. Non ero sciolta ma ci poteva stare, invece nei quarti ho voluto stringere le linee, purtroppo mi sono incastrata”.
Queste le impressioni di Riccardo Tonetti: “In ultima run dovevo recuperare, sono partito male poi ho recuperato ma sotto ho sbagliato ancora. Con questa tecnica un po’ nuova devo trovare un po’ di solidità , spiace per la squadra perchè eravamo carichi. Siamo delusi, il format mi piace nel senso che si corre in squadra, per il resto a vedere soprattutto i maschi che tirano giù i pali in questo modo non mi fa impazzire, tocca a noi comunque adattarci”.
Grande prestazione di Alex Vinatzer che all’esordio a cinque cerchi si è tolto la soddisfazione di battere il francese Alexis Pinturault: “Mi sono tolto la soddisfazione di battere un big come Pinturault, ma non è bastato perchè le gare a squadre sono fatte così. Personalmente non avevo pressione, ho potuto sciare in scioltezza, ero convinto di essere veloce. Peccato, ma ci abbiamo provato”.