La Svezia conquista la staffetta maschile di biathlon alle Olimpiadi di PyeongChang 2018 chiudendo la sua gara con un tempo di 1:15.16 e riuscendo a battere la Norvegia nell’ultima frazione grazie ad un grande Lindstroem che dà 55.5 secondi a Svendsen dopo l’ultimo poligono di questa gara davvero incredibile. La squadra vincitrice formata da Peppe Femling, Jesper Nelin, Samuelsson Sebastan e Fredrik Lindstroem conquista un titolo olimpico davvero inaspettato visto il calibro degli avversari in questa ultima gara del programma di biathlon di questa rassegna coreana a cinque cerchi.
La Svezia chiude con sole 7 ricariche utilizzate negli 8 poligoni e soprattutto senza giri di penalità in una gara che ha visto molti atleti tra i migliori in Coppa del Mondo faticare al poligono, tra i quali anche Martin Fourcade. Il momento decisivo è arrivato all’ultimo poligono quando il norvegese Svendsen ha tremato ed ha dovuto affrontare il giro di penalità e la Norvegia ha perso terreno impossibile da recuperare.
La prima delle deluse è proprio la Norvegia che con il quartetto formato da Lars Helge Birkeland, Tarjei Boe, Johannes Boe e Emil Svendsen puntava sicuramente al metallo più prezioso perchè era alla vigilia la squadra con le frazioni individuali migliori. La squadra nordica è stata nelle prime posizioni per tutta la gara e ha ceduto proprio sul finale con uno dei suoi uomini simbolo. Grande terza frazione, come era prevedibile, di Johannes Boe che nonostante il vento riesce a fare 5/5 con una ricarica in piedi ma con uno shooting time molto basso che gli permette di uscire in testa insieme alla Svezia. La sfida tra Boe e Samuelsson è stata davvero di grande livello con lo svedese che ha ribattuto colpo su colpo all’avversario.
Terzo gradino del podio per la Germania (Erik Lesser,Benedikt Doll. Arnd Peiffer, Simon Schempp) che chiude ad oltre due minuti di distanza dai vincitori e a oltre un minuto dal secondo posto in una staffetta che è stata più complicata del previsto al poligono (sono 3 i giri di penalità affrontati) e che ha avuto anche il brivido finale con l’Austria che si è avvicinata molto nell’ultimo poligono prima che Landertinger non sbagliasse a sua volta. Prima frazione di grande livello di Lesser che riesce ad imporsi ma è Doll a sprecare tutto con la sua serie in piedi visto che è costretto a ben 2 giri di penalità che costringono la nazionale tedesca a rincorrere per tutta la gara. La qualità dei due atleti nella seconda parte di gara permette alla Germania di salire sul podio ma, sicuramente, l’obiettivo iniziale era un altro.
La Francia chiude al 5° posto con un ritardo di 3 minuti e 26 secondi dai vincitori e a 1 minuto e 20 secondi dal podio in una gara che non li ha mai visti protagonisti a causa della terribile frazione in apertura di Simon Desthieux che è costretto ad un giro di penalità dopo il suo secondo poligono. I tre atleti in seguito (Emilien Jacquelin, Martin Fourcade e Antonin Guigonnat) sono costretti a rincorrere per tutta la gara con il campione in terza frazione che forza e mette in scena una brutta prestazione che lo costringe anche ad un giro di penalità che chiude qualsiasi speranza di podio per la squadra transalpina.
ITALIA – Capitolo a parte per gli azzurri che non sono mai in gara e non sembrano in grado di essere all’altezza, in queste condizioni delle altre squadre per poter puntare all’obiettivo alla vigilia, ovvero, il quinto posto. Il quartetto azzurro formato da Thomas Bormolini, Lukas Hofer, Giuseppe Montello e Dominik Windisch chiude la sua avventura coreana con il 12° posto a 6 minuti e 19 secondi dalla Svezia campionessa olimpica. Nella prima frazione Bormolini sfrutta al meglio le proprie ricariche ed evita i giri di penalità ma dopo il secondo poligono si trova già a 52 secondi dalla testa della gara. Lukas Hofer inizia la sua frazione come 14° e con 1 minuto e 40 secondi di ritardo dalla Germania in testa. Nessun giro di penalità per il secondo frazionista azzurro che permette all’Italia di cambiare al nono posto a metà gara.
Primo poligono perfetto di Montello che esce dal poligono al settimo posto con 1 minuto e 34 di ritardo dal ceco Soukop che guidava in quel momento il gruppo dei primi. I problemi però arrivano nella serie in piedi visto che l’azzurro è costretto ad un giro di penalità e consegna il testimone a Windisch al termine della sua frazione oltre la 10a posizione. Il vincitore del bronzo olimpico è costretto a forzare e, quindi, commette troppi errori e deve affrontare le penalità. Gara non all’altezza delle aspettative per gli azzurri che chiudono fuori dalla top 10.
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LA CLASSIFICA FINALE
(tra parentesi numero giri di penalità + numero ricariche utilizzate)
ORO Svezia (0+7) 1:15.16.5
ARGENTO Norvegia (1+12) +55.5
BRONZO Germania (3+10) +2:07.1
4 Austria (2+11) + 2:52.5
5 Francia (3+12) +3:26.6
6 Stati Uniti (2+14) +3:50.2
7 Repubblica Ceca (2+13) +4:07.1
8 Bielorussia (3+12) +4:49.5
9 Ucraina (2+9) +5:00.8
10 Slovenia (1+10) +5:00.8
11 Canada (1+11) + 5:40.3
12 Italia (4+16) +6:19.1