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“Quando la giuria ci fa saltare significa che le condizioni non sono pericolose. Io però non sono riuscito a concentrarmi e rimanere tranquillo in cima al trampolino, perché non mi è mai capitata una situazione del genere con un vento così forte: mi ha creato un po’ di nervosismo”. Questo il pensiero di Alessandro Pittin dopo il diciannovesimo posto ottenuto nella combinata nordica alle Olimpiadi invernali di PyeongChang. L’azzurro sugli sci ha fatto segnare il miglior tempo ma paga un salto tutt’altro che eccellente anche se l’azzurro rimane positivo: “Sto comunque cercando di migliorare e per il percorso che ho fatto fino adesso mi sento soddisfatto. I risultati ottenuti nelle prove erano relativi, poiché o mancavano molti atleti o il clima ha inciso parecchio: nessun salto che ho fatto comunque mi ha fatto pensare di potermela poi giocare con i primi. Da un po’ fastidio che ci si prepari tutto l’anno per una gara in cui molto si gioca per fortuna o sfortuna. Ho dato il massimo ma non mi sono mai trovato bene qui. Avrei potuto fare un po’ meglio forse, ma non sarei mai entrato nei 10. In stagione ho fatto un quinto posto dal trampolino grande, quindi vedremo cosa succederà nella prossima gara”.