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“Stiamo vivendo una bellissima atmosfera, incontri tante nazioni e tanti atleti che magari non hai mai visto prima” queste le prime parole di Dorothea Wierer alla vigilia della sprint femminile di biathlon, prima gara che vedrà lei e le altre azzurre impegnate alle Olimpiadi di PyeongChang 2018. L’atmosfera in Corea sembra quella giusta per prepararsi al meglio in vista dei vari appuntamenti: “Nel villaggio si vive abbastanza bene, si mangia anche bene, certamente non come in Italia ma ci adattiamo. Si avvicina l’esordio ma sono tranquilla, alla fine non è che pensandoci più di tanto cambia qualcosa”.
L’obiettivo è quello di fare risultato ma raggiungere il podio non sarà semplice: “Sarà difficilissimo conquistare le medaglie perchè ci sono tante avversarie in grado di salire sul podio, bisogna azzeccare la gara perfetta. La neve è abbastanza lenta, la pista non facilissima ma è il vento il vero avversario, perchè al tiro non possiamo vestirci più di tanto, altrimenti si altererebbe il nostro equilibrio”.
Concentrata e soddisfatta dei primi giorni al villaggio olimpico anche Lisa Vittozzi: “Sono molto motivata, non vediamo l’ora di cominciare, ci siamo ambientate bene. La vita al villaggio olimpico è bella anche se molto “minimal””. La sprint sarà importante per lei che, però, non nasconde la voglia di fare bene anche nell’inseguimento: “Quest’anno ho colto un bel quarto posto nella sprint di apertura di Coppa del mondo ad Annecy e poi sono andata un po’ peggio nelle altre due gare di Anterselva e Oberhof, l‘obiettivo rimane quello di ottenere un buon piazzamento per poi andare all’attacco nell’inseguimento“.
Condizioni non ottimali secondo Nicole Gontier che si augura un alzarsi delle temperature in vista di sabato 10 febbraio (la gara inizierà alle ore 20.15 locali, le 12.15 in Italia): “Pista molto difficile e da lavorare, non bisogna mai addormentarsi, il problema più grande rimane il freddo, speriamo che la situazione migliori in vista della gara”. Per lei sarà fondamentale ottenere buone percentuali al tiro per poter trovare un piazzamento che premierebbe la fatica e le difficoltà affrontate negli ultimi anni: “Per quanto mi riguarda sarà importante limitare i danni al poligono, è la mia seconda Olimpiade della carriera e voglio godermela gettando il cuore oltre all’ostacolo, arrivo da due anni difficili ma ho saputo soffrire e voglio continuare a risalire la china”.
All’esordio, invece, Federica Sanfilippo che non nasconde i suoi obiettivi in vista di un appuntamento così importante: “Ci siamo, non vedo l’ora di cominciare. L’Olimpiade è l’obiettivo di una carriera intera, è la mia prima convocazione e voglio giocarmela fino in fondo. Stiamo lavorando da quattro anni per questo obiettivo, speriamo di portare a casa qualcosa di buono”.