Giochi Olimpici invernali Pyeongchang 2018

Curling, PyeongChang 2018: dodici anni dopo Torino, l’Italia torna per stupire

Joel Retornaz, Italia curling
Joel Retornaz, skip della nazionale italiana di curling - Foto FISG

Tra gli sport olimpici invernali, il curling è senza dubbio una delle discipline meno considerate in molti paesi. Chi sottovaluta questo sport dovrà probabilmente ricredersi durante PyeongChang 2018, dove ci sarà anche la nazionale azzurra. L’Italia ha infatti conquistato la qualificazione nel torneo di Pilsen, centrando per la prima volta “sul ghiaccio” il pass olimpico: in occasione dei Giochi di Torino 2006 la qualificazione era infatti stata automatica in quanto paese organizzatore.

La nazionale italiana sarà capitanata dallo “storico” skip Joel Retornaz, già presente in occasioni delle Olimpiadi disputate in Piemonte. A scendere con lui sul ghiaccio del Gangneung Curling Centre saranno Daniele Ferrazza, Simone Gonin, Andrea Pilzer ed Amos Mosaner. Naturalmente già il fatto di essere presenti in Corea rappresenta un grande successo per il piccolo movimento del curling azzurro, che sfiderà nel più classico girone all’italiana altre nove squadre. Al termine del girone preliminare le prime quattro classificate avanzeranno alle semifinali  che assegneranno le medaglie. Gli ultimi risultati nei tornei di preparazione sono comunque incoraggianti, con gli ottavi di finale raggiunti in Scozia e la semifinale sfiorata ad Amburgo: in entrambi i casi gli azzurri se la sono vista con le maggiori compagini europee, alcune delle quali saranno anche avversarie a PyeongChang.

Tra le avversarie non possono che spiccare le superpotenze della disciplina: su tutte il Canada, oro a Torino 2006, Vancouver 2010 e Sochi 2014. I nordamericani quindi inizieranno il torneo con l’onore e l’onere di essere i superfavoriti, ma sicuramente Norvegia, Svizzera e Svezia faranno di tutto per ostacolare i campioni uscenti. A queste nazionali si aggiungono per completare il quadro Danimarca, Regno Unito, Giappone e Stati Uniti, oltre ovviamente ai padroni di casa della Corea del Sud.

Per l’Italia l’obiettivo, non semplice da centrare, potrebbe essere quello di migliorare il risultato di Torino 2006, quando gli azzurri chiusero al settimo posto con quattro vittorie e cinque sconfitte. Quel che è certo è che eventuali vittorie di Retornaz e compagni potrebbero creare un nuovo piccolo “fenomeno curling”, già verificatosi dodici anni fa e che potrebbe portare ovviamente all’aumento dei praticanti di questa disciplina. L’Italia del curling quindi lotterà non solo per il risultato, ma anche per il futuro di questo sport nel nostro paese.

L’INTERVISTA ESCLUSIVA DI SPORTFACE.IT AD AMOS MOSANER

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