A pochi giorni dall’inizio delle Olimpiadi di PyeongChang, il mondo del biathlon si appresta a vivere quello che è ovviamente l’appuntamento clou della stagione 2017/2018. Di fatto tutte le tappe di Coppa del Mondo fin qui disputate hanno rappresentato una lunga marcia di avvicinamento al grande spettacolo che si attende sulle nevi sudcoreane, sia al maschile che al femminile. E in entrambi i contesti anche l’Italia avrà importanti carte da giocarsi, dopo gli incoraggianti riscontri di questa prima parte di stagione. Andiamo dunque a scoprire i protagonisti più attesi con una panoramica generale verso le gare di PyeongChang.
IL PROGRAMMA COMPLETO E GLI ORARI DEL BIATHLON A PYEONGCHANG 2018
UOMINI, E’ BATTAGLIA ALLE SPALLE DI FOURCADE E BOE – Forse come in nessun’altra disciplina olimpica invernale Martin Fourcade e Johannes Boe hanno dato vita ad un autentico dominio nella stagione in corso, monopolizzando i podi in qualunque format di gara. Addirittura il fuoriclasse catalano, che sarà anche portabandiera della Francia alla cerimonia di apertura, non è mai sceso oltre il terzo posto nelle 15 gare individuali fin qui disputate. Appare quindi scontato considerare Fourcade e Boe come i favoritissimi per ogni gara del programma olimpico, con i due che potrebbero anche guadagnare il ruolo di uomini copertina dei Giochi. Alle loro spalle sarà battaglia aperta, in un contesto dal livello incredibilmente elevato come quello del biathlon maschile.
A far notizia sarà purtroppo anche l’assenza di Anton Shipulin, tra i big russi esclusi dal CIO nelle scorse settimane. Senza di lui la Russia, da sempre superpotenza della disciplina, appare come una semplice outsider. Non si può dire lo stesso della Germania, che nonostante gli zero podi stagionali cercherà risultati di peso con i vari Schempp, Peiffer e Doll. Da non sottovalutare nemmeno lo slovacco Jakov Fak e gli altri norvegesi Tarjei Boe e Svendsen, con la corazzata norge che non schiererà il leggendario Ole Einar Bjoerndalen: l’uomo più medagliato della storia dei Giochi ha fallito l’obiettivo di conquistare il pass per la Corea e sarà assente per la prima volta da Lillehammer 1994, quando giovanissimo fece il suo esordio a cinque cerchi. Impossibile comunque elencare tutti i possibili protagonisti, tra i quali spiccano anche le due punte della nazionale italiana. Lukas Hofer e Dominik Windisch possono infatti ambire a qualcosa di molto importante, a patto che le percentuali di tiro al poligono si rivelino di assoluta eccellenza. I due azzurri possono infatti vantare un eccellente passo sugli sci, con Hofer che sta senza disputando la sua miglior stagione essendo costantemente tra i primi 10 della generale di Coppa del Mondo. Qualche problema in più per Windisch al poligono, ma nelle ultime settimane la condizione è apparsa in netta crescita. I due azzurri inoltre saranno fondamentali per le prestazioni della staffetta maschile e soprattutto della staffetta mista, gara dove l’Italia cercherà di difendere lo splendido bronzo di Sochi 2014. Non sono al loro livello gli altri tre azzurri convocati: Thomas Bormolini, Thierry Chenal e Giuseppe Montello saranno tutti all’esordio olimpico e cercheranno di confermare i progressi messi in mostra in stagione, con gli ultimi due destinati a giocarsi l’ultimo posto disponibile in staffetta.
DONNE: L’ITALIA PUNTA SU WIERER, MA NON SOLO – Molto più aperta la situazione nel settore femminile, dove nessuno sembra essere dominante come Fourcade e Boe. Nonostante questo il livello rimane altissimo: Kaisa Makarainen, leader di Coppa del Mondo, andrà in caccia di quell’alloro olimpico che ancora manca nella ricchissima bacheca della finlandese; Anastasiya Kuzmina cercherà invece di riconfermarsi, dopo i trionfi nelle sprint di Vancouver 2010 e Sochi 2014, mentre Darya Domracheva quattro anni fa in Russia si mise al collo ben tre medaglie d’oro. A loro si aggiunge la tedesca Laura Dahlmeier, dominatrice assoluta dei Mondiali 2017 ad Hochfilzen con cinque ori e un argento. Ma in generale sono molte le atlete capaci di salire sul podio in stagione: ogni gara potrà dunque lasciare col fiato sospeso fino all’ultimo bersaglio.
Attenzione però all’Italia, che ha in Dorothea Wierer la sua punta di diamante capace di ambire al podio in ogni gara. Il format più congeniale all’azzurra è senza dubbio quello dell’individuale (fonte di tre dei 4 successi in carriera in Coppa del Mondo), ma anche nell’inseguimento sono arrivati ben 11 podi. Ma l’Italia non è solo Wierer, perché anche Lisa Vittozzi ha conquistato il podio in stagione continuando quel processo di crescita che ha ormai portato la sappadina classe ’95 ad altissimi livelli. A meno di imprevisti saranno loro due ad affiancare Hofer e Windisch nella staffetta mista, gara dove davvero la spedizione azzurra del biathlon ripone importanti aspettative. Ma anche la staffetta femminile potrà essere protagonista, con Federica Sanfilippo, Alexia Runggaldier e Nicole Gontier che completeranno la squadra. Sarà semplice riserva Karin Oberhofer, reduce dalla maternità e rientrata alle gare poche settimane fa ma nonostante questo con un bel quinto posto agli Europei della Val Ridanna di pochi giorni or sono.
Inutile comunque nascondersi, da PyeongChang l’Italia del biathlon vuole tornare con qualche medaglia, un obiettivo ambizioso, tutt’altro che semplice ma ugualmente alla portata della squadra azzurra nel caso in cui i nostri atleti riescano ad esprimersi al massimo del loro potenziale sugli sci e al poligono.