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“Per Djokovic come per tutte le persone che sono in Italia valgono le normative che sono in vigore nel nostro Paese“. Lo ha detto la Sottosegretaria del Consiglio con delega allo sport Valentina Vezzali, ospite di “Casa Italia” alle
Olimpiadi invernali di Pechino 2022. Proseguono le polemiche attorno al tennista serbo, intenzionato a non vaccinarsi, anche a costo di saltare altri tornei dopo gli Australian Open. Al momento, le norme italiane potrebbero permettere la presenza del tennista ai prossimi Internazionali d’Italia al Foro Italico “
perché chiunque voglia giocare a tennis individualmente può farlo – chiarisce Vezzali -.
Ovviamente, dovesse Djokovic venire in Italia, non avendo il Green Pass rafforzato non potrebbe dormire in albergo, andare al ristorante, usare i mezzi pubblici, gli spogliatoi, le docce”. CAPIENZA – “Se riuscisse a trovare un’alternativa come affittare una casa e un mezzo proprio, andare direttamente al campo con la divisa per giocare allora potrebbe farlo… Ma da qui a maggio mi auguro la situazione possa essere diversa e di conseguenza gli scenari saranno diversi” ha aggiunto Vezzali. “Sono molto felice di essere arrivata assieme al ministro Speranza e alle forze parlamentari a riportare la capienza al 75% negli stadi e al 60% nei palazzetti. Questo significa anche che la curva epidemiologica sta rallentando e che stiamo andando verso una situazione migliore – ha aggiunto la sottosegretaria -. Se dovessimo proseguire in questa direzione sono certa che potremo arrivare quanto prima al 100%“.
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PECHINO 2022: IL PROGRAMMA COMPLETO, GIORNO PER GIORNO
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TUTTI GLI ITALIANI IN GARA, GIORNO PER GIORNO
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OLIMPIADI – Le donne italiane si confermano grandi protagoniste dei Giochi invernali, ma a Pechino non sono certo mancate polemiche. Dalla tensione di Fontana con la Federazione alla rivalità interna tra Goggia e Brignone, ma Vezzali non è sorpresa. “Già da qualche edizione le donne fanno parlare di sé e mi fa piacere, a dimostrazione che abbiamo atlete molto forti e che quando ci mettiamo in testa qualcosa, riusciamo a raggiungerlo, senza rinunciare a nulla. Le polemiche esistono alle Olimpiadi e a volte fanno anche bene: la rivalità va vista in chiave positiva perché consente di mantenere alto il livello. L’importante è che si vada a medaglia, anche senza essere amici” ha sottolineato l’ex fiorettista.
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