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Sul ghiaccio del Capital Indoor Stadium di Pechino si è conclusa la gara del singolo femminile di pattinaggio su ghiaccio che, a causa della vicenda doping che ha coinvolto la favorita Kamila Valieva, ha attirato l’attenzione di appassionati e addetti ai lavori nel corso dell’ultima settimana.
Purtroppo lo stress e la grande tensione causata dagli eventi degli ultimi giorni e soprattutto dall’incertezza di poter gareggiare fino all’immediata vigilia hanno giocato un bruttissimo scherzo alla quindicenne Valieva, che ha eseguito un programma libero molto al di sotto delle sue possibilità, con due cadute e numerose imprecisioni nel corso del suo esercizio che le è valso un punteggio di quasi 40 punti inferiore a quello che aveva ottenuti nell’evento a squadre di inizio Giochi, disputata prima che diventasse nota la questione della sua positività all’anti-doping durante i campionati nazionali russi.
Il suo libero le è valso la quinta posizione nel segmento e la quarta posizione complessiva, lasciandola ai piedi del podio in una stagione nella quale aveva dominato in lungo e in largo stabilendo record mondiali a ripetizione.
A portare a casa la medaglia d’oro è stata la diciassettene Anna Shcherbakova, che con il secondo libero della serata ha comunque totalizzato un punteggio complessivo superiore a quella della sua compagna di squadra Alexandra Trusova, autrice del migliore programma della serata. Shcherbakova, campionessa mondiale in carica, ha portato in pista due quadrupli flip, ma anche una combinazione triplo lutz-triplo loop che le sono valse il personale stagionale e un totale superiore a Trusova grazie ai sei punti di margine che aveva dopo il programma corto.
Trusova, dal canto suo, è stata l’unica a presentare quattro diversi salti quadrupli (e cinque in totale) seppur con un errore evidente nel quadruplo toeloop e una rotazione incompleta sul secondo quadruplo lutz, conquistando una medaglia d’argento che però non avrebbe voluto ricevere sul podio per manifestare la sua solidarietà nei confronti della sua compagna di squadra Valieva. Da segnalare per lei ben cinque elementi superiori ai 10 punti nel punteggio tecnico, con la combinazione quadruplo lutz-triplo toeloop completata nella seconda parte del programma che le è valsa da sola quasi 20 punti.
A rompere l’egemonia delle pattinatrici del Comitato Olimpico Russo, e delle atlete della scuola di Eteri Tuberidze, è stata la campionessa nazionale giapponese Kaori Sakamoto, che senza alcun salto quadruplo e con un punteggio nel libero di oltre 20 punti inferiore a quello delle prime due è comunque riuscita a meritarsi la medaglia di bronzo.
Il simbolo di questa competizione rimarrà comunque il pianto disperato di Kamila Valieva nella zona “kiss and cry” che si è vista rovinare la sua prima (e speriamo non ultima) esperienza olimpica da eventi esterni alla pista.
La classifica del programma lungo femminile:
1 | TRUSOVA Alexandra | ROC | 177,13 |
2 | SHCHERBAKOVA Anna | ROC | 175,75 |
3 | SAKAMOTO Kaori | JPN | 153,29 |
4 | YOU Young | KOR | 142,75 |
5 | VALIEVA Kamila | ROC | 141,93 |
La graduatoria finale complessiva:
1 | SHCHERBAKOVA Anna | ROC | 255,95 |
2 | TRUSOVA Alexandra | ROC | 251,73 |
3 | SAKAMOTO Kaori | JPN | 233,13 |
4 | VALIEVA Kamila | ROC | 224,09 |
5 | HIGUCHI Wakaba | JPN | 214,44 |
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