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L’esecutivo del CIO ha annunciato che se Kamila Valieva, pattinatrice di figura russa, dovesse conquistare una medaglia nel signolo femminile ai Giochi Olimpici invernali di Pechino 2022, non ci sarà alcuna cerimonia di premiazione. La sentenza del TAS infatti, consentirà alla 15enne russa di continuare la sua partecipazione ai Giochi, nonostante una positività al doping riscontrata lo scorso dicembre.
Nel prendere atto di questa decisione, il CIO ha ricordato che non si tratta di una sentenza nel merito della vicenda (“solo dopo il dovuto procedimento si potrà stabilire se ha violato il codice mondiale antidoping e vada sanzionata”). Dopo essersi consultato con i Comitati olimpici nazionali, l’Esecutivo del CIO ha annunciato quindi che non ci sarà la premiazione del team event rinviata lo scorso 8 febbraio perchè “non sarebbe opportuno in quanto includerebbe un’atleta che da un lato ha un campione A positivo ma la cui violazione delle regole antidoping non è stata invece accertata”.
Inoltre, per gli stessi motivi, dovesse la Valieva “finire fra le prime tre nel singolo di figura femminile, non ci sarà alcuna cerimonia floreale nè la cerimonia delle medaglie durante i Giochi Invernali”.
Da qui anche la richiesta del CIO all’ISU, la Federazione internazionale di pattinaggio: “Per ragioni di correttezza, di permettere a una 25esima atleta di partecipare al programma libero della competizione previsto per il 17 febbraio, qualora la signorina Valieva si classificasse fra le prime 24 nel corto del 15 febbraio”. La cerimonia di consegna delle medaglie sarà organizzata una volta che il caso Valieva arriverà a conclusione.
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