L’Australia segue l’esempio degli Stati Uniti e non invierà rappresentanti diplomatici ai Giochi Invernali di Pechino del febbraio 2022. Ad annunciarlo è stato il primo ministro Scott Morrison, motivando il boicottaggio per difendere i diritti umani “sullo sfondo dei crimini contro l’umanità perpetrati contro gli uiguri e altre comunità turche”. “L’Australia – ha aggiunto Morrison – non tornerà sulla sua posizione ferma che è quella adottata per difendere i propri interessi. Pertanto non sorprende il fatto che non invieremo nostri ufficiali a questi Giochi“. Attesa la posizione della Gran Bretagna: secondo il Telegraph, potrebbe essere prevista una delegazione governativa ridotta. Intanto è arrivata la replica del portavoce della diplomazia Wang Wenbin che ha spiegato: “Non importa a nessuno se arriveranno o no. La loro politica e i loro piccoli giochi non altereranno il successo delle Olimpiadi“. A febbraio sono attesi a Pechino circa 40 atleti australiani.