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Kamila Valieva potrà partecipare alla gara individuale femminile di pattinaggio di figura ai Giochi di Pechino 2022. Lo ha stabilito il Tas, il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna, che ha respinto il ricorso d’urgenza presentato dal Cio. La pattinatrice russa 15enne era risultata positiva a un test antidoping effettuato a dicembre, prima delle Olimpiadi. Ora risulta una delle favorite per la medaglia d’oro dopo quella conquistata a squadre.
“La giuria ha ritenuto che impedire all’atleta di gareggiare ai Giochi Olimpici le avrebbe causato un danno irreparabile in queste circostanze”. E’ una delle motivazioni addotte dal panel dei tre giudici della Divisione Ad hoc in sede olimpica del Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas) che hanno consentito alla pattinatrice russa Kamila Valieva di 15 anni di proseguire a gareggiare ai Giochi olimpici di Pechino. Il panel del Tas era presieduto dall’italiano Fabio Iudica, arbitro del Tas dal 2012 e con un’esperienza ventennale come avvocato sportivo, e dagli arbitri Jeffrey Benz, già consigliere generale del Comitato olimpico degli Stati Uniti ed ex pattinatore d’artistico, e Vesna Bergant Rakocevic, slovena, giudice superiore presso la Corte superiore di Lubiana. Come precisato dal segretario generale del Tas, Matthieu Reeb al Main Media Center di Pechino, “non è stato chiesto di pronunciarsi sul merito di questo caso, né di esaminare le conseguenze legali relative ai risultati dell’evento a squadre nel pattinaggio di figura, poiché tali questioni saranno esaminate in altri procedimenti”.
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