La WADA, l’agenzia mondiale antidoping, “prende atto” ma si dice al contempo “delusa” dalla sentenza del TAS sul caso Valieva ai Giochi Olimpici di Pechino 2022. Secondo l’agenzia, “non sono stati applicati i termini del codice, che non consente specifiche eccezioni in relazione alle sospensioni provvisorie obbligatorie per le ‘persone protette’, compresi i minori”. Anche sulle osservazioni del TAS sulla tempistica della notifica, la Wada precisa che “il campione in questo caso non è stato segnalato dalla Rusada come prioritario quando è stato ricevuto dal laboratorio antidoping di Stoccolma, in Svezia. Ciò significa che il laboratorio non sapeva di dover accelerare i tempi per l’analisi di questo campione”. L’agenzia infine ribadisce che, come farà anche la RUSADA, essendo coinvolta una minore, ci sarà un’indagine anche sull’entourage della Valieva.
Pechino 2022, caso Valieva, WADA: “Siamo delusi da sentenza TAS”
Olimpiadi Pechino 2022 logo