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Altro capitolo per il caso Kamila Valieva, pattinatrice di figuria di appena 15 anni, risultata positiva a “una sostanza vietata” durante un controllo antidoping in gara a San Pietroburgo il 25 dicembre scorso. La Divisione ad hoc del Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna in sede olimpica, quindi presente a Pechino, ha registrato i ricorsi presentati dal Comitato olimpico internazionale (Cio) e dall’Agenzia mondiale antidoping (Wada) avverso la decisione emessa dalla Commissione disciplinare dall’agenzia antidoping russa (Rusada) il 9 febbraio 2022 che revocò la sospensione provvisoria alla pattinatrice a seguito dell’individuazione della sostanza trimetazidina, consentendole così di partecipare ai Giochi Olimpici di Pechino. Le domande, come informa il Tas, sono pervenute alla Divisione ad hoc di Pechino nel corso della serata. A breve sarà nominato un collegio di arbitri per decidere sulla spinosa questione. Il pannello emetterà istruzioni procedurali, comprese le istruzioni per l’udienza. La data e l’ora della decisione del Tas saranno annunciate dopo l’udienza.
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