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“L’idea che i Giochi Olimpici possano cambiare il sistema politico di un Paese è assolutamente esagerata. Non è nostra responsabilità risolvere i problemi politici del mondo“. Ai microfoni della Zdf, il presidente del Cio, Thomas Bach, in vista dell’Olimpiade invernale in programma nel febbraio 2022 a Pechino, parla dei vari boicottaggi diplomatici all’indirizzo della Cina ad opera di Usa e alleati. “Quello che è successo negli anni a livello politico non rientra nella nostra sfera di influenza, non si può dare la colpa al Cio e ritenerlo responsabile di qualcosa che una o due generazioni di politici non sono riusciti a fare, noi siamo responsabili dei Giochi Olimpici“, ha aggiunto il dirigente tedesco, che non teme un boicottaggio diplomatico di massa (“Paesi come Usa, Gran Bretagna e Australia hanno deciso così, ma il 70-80% dei Paesi che saranno presenti con i loro comitati olimpici non hanno preso questa posizione”) e assicura: “Il diritto alla libera informazione ed espressione è garantito“. Infine, sul fronte Covid, aggiunge: “Si sono accorciati i tempi di attesa negli aeroporti, il trasporto degli atleti al villaggio olimpico e le condizioni di quarantena sono migliorate. A Pechino avremo una bolla in cui ci si sentirà molto al sicuro dato che tutti lì sono stati vaccinati o saranno stati in quarantena per 21 giorni”.
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