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“Fino all’ultimo metro nello short track può succedere di tutto“. Lo sa bene Arianna Fontana che ai microfoni del Corriere della Sera parla delle sue sensazioni in vista di Pechino 2022. Le sensazioni di una vincitrice di un oro, due argenti e di cinque bronzi olimpici nello short track. “Mio marito, che mi allena, mi ha mostrato una nuova me, un nuovo livello che nemmeno pensavo esistesse. Sono la stessa Arianna di Torino ma con più esperienza, ho capito come gira il mondo, ho imparato a combattere le battaglie che vale la pena combattere e a tacere quando devo stare zitta. Prima ero impulsiva, ora so pensare“, spiega. Il marito è Anthony Lobello, ex pattinatore italoamericano. Perché è così mal digerito dalla Federghiaccio? “Buona domanda: non me lo so spiegare. La Federazione ha cambiato quattro allenatori in quattro anni, c’è gente che se n’è andata due mesi prima dei Giochi: possibile che non suoni un campanello d’allarme? Certe decisioni hanno creato situazioni non comode… Credo in lui come allenatore, prima ancora che come marito. Ne sa, si aggiorna, cerca sempre qualcosa di nuovo. Non ho più 14 anni: devo lavorare di più e meglio, e lui sa come farmelo fare. Sa come prendermi“. Con la federazione “tante cose devono cambiare e migliorare. Alla fine dei Giochi ci sarà modo di sputare qualche rospo. Per darsi la chance di vincere non bisogna mai accontentarsi”.
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