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“Volevo chiudere nel miglior modo possibile e sono davvero felice di come sia finita, di come ho gareggiato e di come sono stata in grado di riprendermi dopo i 1000. Sono anche felice che abbia vinto Choi. Non era facile mantenere la concentrazione. Gara dopo gara ero pronta ma in questa ho dato tutto quello che avevo. “È successo davvero di tutto, anche questa è stata una bella finale, sono contenta di esserci stata, è stata una gara combattuta fin dall’inizio, tirata. Quando ho visto che mancavano 4 giri mi sono detta ‘vai fuori, dai tutto’, ho tagliato il traguardo seconda, sono davvero contenta”. Così una straordinaria Arianna Fontana dopo la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Pechino 2022 nello short track che la rendono l’italiana con più podi nella storia dei giochi invernali: “Ho tante emozioni che adesso posso lasciare andare, nei prossimi giorni avrò modo di rilasciare tutto quello che ho dentro, sarà il momento di dire un po’ la mia. E’ stata un’Olimpiade unica. Tutte le medaglie, anche la squalifica nei 1000 metri hanno un gran valore, ho combattuto per essere in ogni finale, devo tutto al lavoro fatto, alla testardaggine mia e di Anthony. Non abbiamo mai mollato, ci siamo sempre sostenuti anche quando uno o l’altro voleva mollare siamo riusciti a sostenerci, a rimanere in pista e arrivare qui al 110%”.
C’è però spazio anche per le solite frizioni con la Fisg: “È la mia migliore Olimpiade di sempre, da incorniciare. Sono qui con un’altra medaglia d’argento. A Sochi avevo preso tre medaglie e pensavo che sarebbe stato difficile fare meglio ma ce l’ho fatta. Dopo Pyeongchang non sapevo cosa sarebbe successo e invece torno a casa con due argenti e un oro, meglio di quattro anni fa. Non potevo chiedere di più. Milano-Cortina sarebbe un sogno perché ho iniziato a Torino e concludere a Milano sarebbe il cerchio perfetto, però altri quattro anni così io non ce la posso fare. Sono fiera di essere italiana e se continuerò a gareggiare, continuerò a farlo per l’Italia. Non lo farei mai di cambiare nazionalità, mi ritirerei piuttosto che gareggiare per un Paese diverso dall’Italia”.
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