Non si placano le polemiche intorno alle Olimpiadi di Pechino 2022 ormai alle porte. Anche il rilascio della canzone “Join Us in the Winter” (Unisciti a noi in inverno, ndr), inno informale dei Giochi, si è rivelata ben presto occasione per criticare aspramente l’operato del comitato organizzatore e più in generale delle autorità cinesi. La canzone inizialmente è stata accolta in maniera trionfale sui media statali cinesi, come la piattaforma Weibo dove il il 24enne attore Zeng Shunxi, voce principale del brano, vanta oltre 20 milioni di followers. Con lui anche il gruppo rap patriottico CDRev, noto per gli attacchi aggressivi nei loro testi contro i rivali della Cina.
Reazioni decisamente diverse su Twitter, social bandito in Cina, dove si parla di “messaggi lontani dalla realtà” e “canzone imbarazzante”. Tra le voci più esposte quella di Christina Scott, numero due dell’ambasciata britannica a Pechino: “Unitevi a noi – scrive citando la canzone – ma non c’è accordo per i voli commerciali diretti, ci sono tre settimane di quarantena forzata all’arrivo e comunque i biglietti non sono in vendita al pubblico”. Le critiche riguardano anche le severe restrizioni sulla “bolla” che separa atleti e staff dal mondo esterno, oltre alle violazioni dei diritti umani in Cina.