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Kamila Valieva potrebbe aver ingerito la sostanza vietata condividendo un bicchiere con il nonno nel giorno di Natale. Questa è la linea difensiva data dalla madre dell’atleta e il suo avvocato, apparse on-line domenica all’audizione per il procedimento disciplinare al Tribunale d’Arbitraggio per lo Sport. La quindicenne pattinatrice russa trovata positiva al doping è infatti risultata positiva alla trimetazidina, un farmaco che migliora le prestazioni e che è nell’elenco delle sostanze bandite dell’Agenzia mondiale antidoping. In particolare si evince che il nonno di Valieva ha un problema cardiaco e, secondo la Pravda, la sostanza potrebbe essere passata nell’organismo della ragazza attraverso un bicchiere contaminato come dichiarato dal suo avvocato Anna Kozmenko.
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