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“L’atleta non può scegliere l’allenatore a imporre alla squadra. Il signor Anthony Lobello non è un allenatore federale, nulla contro di lui ma noi crediamo che il signor Lobello non sia la figura giusta per allenare tutti gli altri atleti, tutta la Nazionale. Per questo motivo con Arianna ho avuto una accesa discussione. Ci sono altri 18 atleti che sono il nostro patrimonio che devono essere allenati. Con me Arianna non parla dal 12 ottobre scorso, non so cosa voglia per il futuro”. Ha parlato così il presidente della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio, Andrea Gios, nel corso di una conferenza stampa a ‘Casa Italia’ a Yanqing dopo le polemiche con Arianna Fontana. Quest’ultima, diventata la più grande medagliata azzurra ai Giochi invernali, aveva attaccato i vertici della Federghiaccio e accusato i compagni di squadra di farla cadere durante un allenamento.
“Il presidente del Coni Malago’ conosceva la problematica forse meglio di me ma posso dire che abbiamo agito come meglio si poteva – prosegue Gios -. Io ero sempre sereno su questa problematica e sapevo anche che Arianna si sarebbe sfogata ma noi abbiamo sempre agito in buona fede nell’interesse della federazione e di Arianna che è la portabandiera della nostra federazione. Arianna è stata messa nelle miglior condizioni, la Fisg si è assunta tutte le spese per la sua preparazione. Lobello ci ha presentato un programma che è stato approvato, come tutte le richieste fatte da Arianna, dal consiglio federale. Se avessimo voluto ostacolare non sovvenzionavamo l’importo intero. L’estate scorsa è andata ad allenarsi in Ungheria ma ci sono stati dei problemi con il marito, in Germania non l’hanno voluta”.
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