Il presidente della Commissione di Coordinamento per le Olimpiadi Milano Cortina 2026, Kristin Kloster, ha risposto alle otto associazioni ambientaliste contrarie al rifacimento della pista Monti di Cortina. “La costruzione di una nuova pista non è ritenuta essenziale per le gare di bob, slittino e skeleton dei Giochi Olimpici Invernali Milano Cortina 2026, e devono essere prese in considerazione solo le piste esistenti e già in funzione, a causa dei tempi molto stretti che rimangono prima dei Giochi“, si legge nel comunicato. Kloster ha poi precisato: “In linea con le raccomandazioni dell’Agenda olimpica 2020, nessuna sede permanente dovrebbe essere costruita senza un piano di legacy chiaro e fattibile. Gli impianti oggi esistenti nel mondo sono sufficienti per l’attuale numero di atleti e di competizioni negli sport del bob, dello slittino e dello skeleton“.
Viene ricordato poi quanto detto nella recente sessione del Cio a Mumbai, e cioè che devono essere prese in considerazione solo le piste esistenti e già in funzione, a causa dei tempi molto stretti che rimangono prima dei Giochi. Le associazioni, pertanto, sostengono che “nella riunione di domani il Cio non vorrà prendersi la grande responsabilità di accordare una deroga alla tempistica fissata dal Dossier, che ridurrebbe drasticamente e in modo assai preoccupante i tempi di costruzione e di collaudo della pista con possibili conseguenze sulla sicurezza degli atleti, degli spettatori e dei lavoratori del cantiere, costretti a turni massacranti“.