“Per noi trovarci qui a due anni dalle Olimpiadi italiane è importantissimo e ci motiva tutti. La nostra Federazione è un po’ complessa, con grandi numeri, ma ha la caratteristica di operare in montagna: i nostri atleti durante la stagione invernale sono in giro per tutto il mondo e sono i testimonial, i portatori sani della montagna, rappresentando con le gare un indotto che mantiene l’economia di un sistema fondamentale per il nostro Paese. Siamo i soggetti più vicini all’ambiente”. Così il presidente della Fisi, Flavio Roda, in occasione dell’incontro al Quirinale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Oggi sono rappresentate tutte le discipline. Le Olimpiadi sono sicuramente ambite ma è importante seguirle tutte perché quelle non olimpiche hanno comunque un circuito mondiale e delle capacità importante con un uguale valore. Mettiamo sempre al centro l’atleta, quelli di alto livello sono 400, seguiti da 300 tecnici per 12 mesi l’anno. La cosa che voglio però precisare è che siamo molto attenti ai giovani, non trascuriamo l’attività di base perché sono i nostro futuro”, ha aggiunto Roda.
Il numero uno della Fisi ha poi elencato i nomi di alcuni degli atleti presenti, a cominciare da Sofia Goggia: “Peccato che qualche volta inciampa ma adesso farà più attenzione per il futuro”, ha sottolineato Roda con un sorriso per poi passare a Dominik Paris: “Tutti arriveranno a Milano Cortina, non ci possono abbandonare, abbiamo bisogno di loro per fare risultati”. Poi Lisa Vittozzi e Dorothea Wierer, “due fenomeni”, la seconda “l’abbiamo convinta, non costretta, a non smettere”. “Questa giornata rimarrà nella memoria e nei nostri cuori”, ha concluso Roda rivolgendosi a Mattarella: “Speriamo di averla come nostro primo tifoso ai nostri eventi e in particolare a Milano Cortina 2026”.