“Il cronoprogramma è buon punto, partendo dal presupposto che eravamo indietro e stiamo recuperando moltissimo. Voi vedete quotidianamente personaggi sia del mondo della politica, sia del mondo dello sport danno riscontri positivi. Sapete che abbiamo anche dei vigili che sono il CIO e le federazioni internazionali: stiamo rispettando quella che è la tabella di marcia. Siamo molto contenti“. Sono queste le parole del numero uno del Coni, Giovanni Malagò, a margine della presentazione di Jannik Sinner come ambassador della squadra dei volontari per le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. “Ricordo sempre a tutti che noi rappresentiamo il comitato organizzatore che si occupa dell’evento sportivo e non ci occupiamo della realizzazione della costruzione di una strada o di un villaggio o di un palazzo dello sport. Ma ovviamente siamo totalmente coinvolti, siamo due facce di una stessa medaglia e sono fatti di responsabilità diretta o se volete indiretta, tutto qui”. Malagò prosegue: “La scelta di Sinner è logica. È una persona che è arrivata al tetto del mondo, è arrivata dal nostro Paese. Siamo tutti orgogliosi che sia italiano. Sappiamo bene anche il suo percorso da giovane. Anche se mi risulta che qualche discesa libera continui a farla. Molti sostenevano che sarebbe diventato bravo sia con il tennis che con lo sci. Sinner è una figura che sicuramente dà l’idea di forza di volontà, di unità, di entusiasmo, tutte quelle che sono le caratteristiche dei volontari. Poi il concetto dell’ambassador. Stiamo ben attenti, è un discorso che è stato già sdoganato da altri grandi dello sport, ovviamente in modo particolare delle discipline invernali, ma non solo dalle discipline invernali. Perché questo è un evento che coinvolge tutto il Paese, coinvolge i territori, visto anche in altre discipline e noi abbiamo bisogno di persone che fanno formazione”.