[the_ad id=”445341″]
Il presidente di Fondazione Cortina, Stefano Longo, attraverso una nota, ha parlato dei Giochi Olimpici di Milano-Cortina 2026: “Le Olimpiadi invernali 2026 sono un’opportunità per tutto il territorio bellunese, avere una pista da bob, skeleton e slittino all’avanguardia è imprescindibile non solo per il buon esito dell’appuntamento Olimpico ma anche per costruire una legacy internazionale di lungo periodo dopo il 2026, coinvolgendo tutto il tessuto economico regionale. Non c’è località migliore di Cortina dove costruire una struttura per ospitare le gare e gli allenamenti delle squadre di bob, skeleton e slittino come quella progettata e approvata”.
“Qui c’è la cultura, una lunghissima tradizione sportiva, l’esperienza, la capacità di accoglienza necessarie per consentire di costruire attorno a quest’opera sinergie internazionali a beneficio di tutti gli attori in gioco. – ha spiegato Longo – Lo dobbiamo alla storia delle 12 medaglie olimpiche nel bob e alle 18 medaglie nello slittino vinte dal nostro Paese, lo dobbiamo a tutti gli atleti mondiali che hanno dimostrato in più occasioni il loro apprezzamento e non vedono l’ora di venire a Cortina per allenarsi e correre sulla nostra pista, lo dobbiamo alle nuove generazioni di atleti che potranno avvicinarsi a queste discipline e diventare i campioni di domani”.
[the_ad id=”1049643″]
[the_ad id=”668943″]
“È chiaro che tutti noi ci rimetteremo alle decisioni che il Governo vorrà prendere ma anche noi di Fondazione Cortina ci vogliamo unire al coro di coloro che sostengono con forza la realizzazione di quest’opera. Con tutte le tutele e le verifiche necessarie quanto a dimensioni e costi ma anche avendo ben chiaro in mente che Cortina e l’Italia hanno un’occasione unica da non perdere: realizzare una pista che metta in valore la grande tradizione sportiva, la rilanci e diventi polo di attrazione internazionale, soprattutto dopo il 2026. Cortina è assegnataria dei giochi assieme a Milano, è l’unica località italiana capace di ospitare un evento iridato per ben due volte, pensare di rinunciare a questa pista significherebbe dare uno schiaffo all’Italia, al Veneto, a tutta la storia degli sport invernali, ai nostri atleti e all’intera popolazione del territorio bellunese”, ha concluso Longo.
[the_ad id=”676180″]