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Niccolò Martinenghi ha confermato le premesse della vigilia e si è preso la tanta agognata medaglia: il classe ’99 vince la medaglia di bronzo di 100 metri rana. E’ andato tutto secondo pronostico dopo le semifinali di ieri: Niccolò è passato al quarto posto e si è scatenato nella vasca di ritorno ed è riuscito a dominare la corsa per il bronzo, andando anche ad attaccare l’olandese Arno Kamminga, bravo tuttavia a resistere. Il britannico Adam Peaty si è confermato campione olimpico, dominando difatti i cento metri dal primo metro all’ultimo. Di seguito le parole dell’azzurro a commentare la prestazione: “Questa medaglia di bronzo è una cascata di emozioni. Questa gara l’ho cercata e l’ho voluta, ho sempre sognato quegli ultimi 15 metri, in ogni allenamento. Non so davvero cosa dire”.
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Quella di Martinenghi non è stata tuttavia l’unica medaglia della nottata, per nostra fortuna. C’è stata infatti anche gloria per Alessandro Miressi, Thomas Ceccon, Lorenzo Zazzeri e Manuel Frigo: sono questi i nomi che regalano il primo podio olimpico a una staffetta veloce nella storia azzurra. Splendida gara degli italiani nella 4×100 metri stile libero, che migliorano ancora il record italiano e si prendono l’argento dietro soltanto agli Stati Uniti. Medaglia di bronzo all’Australia, non in grado di rimontare un Frigo che non ha sciupato il vantaggio guadagnato da Zazzeri. Si tratta del secondo argento italiano all’interno di queste Olimpiadi.
“Una gioia incredibile”. Così hanno commentato i quattro azzurri ai microfoni di Rai Sport la conquista dell’argento. “Siamo felicissimi, siamo stati veramente bravi, una grande staffetta – ha dichiarato Miressi – Siamo veramente contenti e felici di questo argento”. “Già ieri sapevamo di avere una buona possibilità di medaglia – ha spiegato Ceccon, che pochi prima dell’argento ha staccato il pass per la finale dei 100 dorso – Ho fatto la scelta di fare entrambe le gare, dato che ero andato bene nel dorso non potevo che fare altrettanto in staffetta. L’argento olimpico non è una cosa da tutti i giorni”. “Non ho parole, no so come descrivere questo momento – ha ammesso Zazzeri -. Abbiamo scritto una pagina bellissima di storia e sono felicissimo di far parte di questo gruppo: siamo uniti, ci siamo abbracciati anche prima di partire, eravamo convintissimi di poter fare una grande gara”. “Per me – ha concluso un incredulo Frigo – era impensabile soltanto tre anni fa essere qui e ora arriva addirittura una medaglia. Quando la vedrò ci crederò”.
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La nottata ha visto in scena anche Martina Carraro, protagonista nella seconda semifinale dei 100 rana. Tanta paura per l’azzurra, la quale all’inizio non ha trovato il giusto ritmo, scatenandosi solo nel finale e conquistando la terza posizione: la classe ’93 si è guadagnata l’atto finale in 1:06.50, settimo tempo complessivo. “Obiettivo centrato, non era facile. Si lavora per tanto tempo per questo, riuscirci è motivo di orgoglio. Abbiamo un giorno di riposo e cercherò di riprendere tutte le energie che ho, è una gara aperta e me la giocherò con le altre”, ha commentato al termine della semifinale.
Thomas Ceccon ha a sua volta raggiunto la finale, in questo caso nei 100 metri dorso. Il giovanissimo ha terminato terzo la propria semifinale in 52.78, dando all’Italia una nuova chance di ottenere una medaglia: il suo crono vale il quarto tempo complessivo dietro a quelli di Murphy, Kolesnikov e Larkin. Non si può fare purtroppo lo stesso discorso per Stefano Ballo e Stefano di Cola, i quali non sono riusciti a raggiungere la finale dei 200 metri stile libero.
C’era infine tanta attesa per il duello tra la statunitense Kathleen Ledecky e l’australiana Ariarne Titmus all’interno dei 400 metri stile libero. La Ledecky doveva dominare, e invece è stata spodestata dal suo trono: è partita meglio, ma è stata prima raggiunta e poi battuta in una battaglia incredibile nell’ultima vasca, L’australiana classe 2000 vince in 3:56.69, l’americana ha invece chiuso in 3:57.76, terzo posto infine per la cinese Li in 4:01.08.
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