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Altra giornata di batterie in quel di Tokyo, c’è ancora Federica Pellegrini: la Divina, dopo l’emozione per l’addio ai 200 stile libero alle Olimpiadi, rinuncia alla gara individuale dei 100 stile libero per dare una mano alla staffetta 4×200 stile libero. Dominio assoluto dell’Australia che chiude con il crono di 7:44.61, secondo il Canada in 7:51.52, terza la Russia in 7:52.04. Squalificata l’Italia (Federica Pellegrini, Stefania Pirozzi, Anna Chiara Mascolo e Giulia Vetrano) a causa del cambio Pirozzi-Mascolo: le azzurre, quinte e con un crono superiore di 7:59, sarebbero comunque state eliminate. La Pellegrini è stupefacente negli ultimi 200 metri recuperando due posizioni, ma il miracolo era troppo grande da compiere, anche per lei.
IL PROGRAMMA GIORNO PER GIORNO
Una gioia giunge dai 200 misti uomini e da Alberto Razzetti, deficitario nel dorso ma ottimo nella rana e nello stile libero: l’azzurro termina quinto nella sua batteria e ottavo in generale col crono di 1:57.46 davanti al campione del mondo Daya Seto, sedicesimo in 1:58.15: riesce dunque a qualificarsi per la semifinale. La gara la domina l’americano Michael Andrew, che nuota per tre quarti sotto il record del mondo e chiude in surplace con 1:56.40 davanti allo svizzero vice-campione del mondo Jeremy Desplanches (1:56.89).
Agrodolce invece il 200 rana femminile, con una Francesca Fangio in grado di nuotare in 2:23.89 e di qualificarsi per le semifinali. Prima una Tatjana Schoenmaker che fa un altro sport: la sudafricana si prende il record olimpico in 2:19.16, a solo cinque centesimi dal mondiale della danese Rikke Moller Pedersen registrato nel 2013. Nella sua stessa batteria naufragano le speranze di passare il turno di Martina Carraro. La 27enne della Fiamme Azzurre termina ottava in 2:26.17, lontana sette secondi dalla testa. Matteo Restivo, infine, non è riuscito ad andare oltre al 20° crono nei 200 dorso, mancano l’accesso alla semifinale. Il 26enne ha chiuso in 1:58.36, mentre il miglior tempo se l’è preso il britannico Luke Greenbank, bronzo mondiale a Gwangju, in 1:54.63.
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