La Cina invierà alle Olimpiadi di Parigi 2024 undici nuotatori implicati tre anni fa in uno scandalo doping. Gli atleti in questione erano tra i 23 nuotatori che prima dei Giochi di Tokyo risultarono positivi alla trimetazidina (Tmz), un farmaco per il cuore che può migliorare le prestazioni. Nessuno di loro era stato sanzionato, dato che l’Agenzia mondiale antidoping (Wada) ha accettato la tesi delle autorità cinesi secondo cui i test positivi erano stati causati da una contaminazione alimentare. La vicenda è emersa solo lo scorso aprile, quando il New York Times e l’emittente tedesca Ard hanno pubblicato degli articoli in proposito, facendo levare un coro di critiche contro la Wada per aver taciuto. Il capo dell’agenzia nazionale antidoping statunitense (Usada), Travis Tygart, ha definito l’accaduto come un potenziale insabbiamento, un’accusa che la Wada e la Cina hanno fermamente negato. Malgrado ciò però, l’Agenzia mondiale ha deciso di inviare una squadra di verifica della conformità per valutare lo stato attuale del programma antidoping del paese, un’indagine alla quale Pechino ha affermato la sua volontà di collaborazione.