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“Con l’Ungheria sarà partita della morte, è una semifinale che vale pass Olimpico. Dovrò passare stanotte e domattina a studiarli perché dobbiamo prepararla adeguatamente. Ci hanno osservato, forse ci temono: Italia-Ungheria è come Italia-Brasile di calcio”. Sono queste le parole del ct del Settebello Sandro Campagna dopo la vittoria per 7-6 sulla Grecia ai quarti di finale del Mondiale di Gwangju 2019. “Partita forse brutta ma ci voleva cuore e determinazione, ho detto ai ragazzi di metterci tutto ciò che avevano. E’ stato il match della forza fisica e mentale, ci siamo disuniti nel terzo tempo un po’ da polli e poi ho detto di giocare a zona perché anche i loro tiratori non erano in giornata – ha spiegato ai microfoni di Rai Sport – Siamo stati difensivamente quasi perfetti, prendere solo sei gol non è facile. Ne facciamo pochi ma ci sono alcuni giocatori che devono ancora sbloccarsi. Il rigore del 5-5? Per quanto poco comprensibile siano le decisioni da inizio Mondiale, hanno arbitrato così dall’inizio e c’è uguaglianza per tutti”.
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“Il Settebello deve riprendere il suo posto, siamo stati un po’ sfortunati negli ultimi anni”, ha fatto eco il capitano Pietro Figlioli, autore del gol della parità nel momento più difficile per gli azzurri. “Io faccio il mio lavoro, ma penso che chiunque altro avrebbe segnato al mio posto. Ho cercato di caricare i ragazzi all’inizio della partita perché serviva cuore”.
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