Cala il sipario sul 60° Trofeo Settecolli di nuoto. Ultime bracciate nella piscina del Foro Italico, per conquistare in extremis un pass a cinque cerchi o convincere il dt Butini in vista di Parigi: nelle prossime ore verrà infatti ufficializzata la squadra che volerà in Francia, sciogliendo le ultime riserve. Tra le punte di diamante ci sarà sicuramente Simona Quadarella, che infiamma il suo pubblico timbrando la personale tripletta: dopo i 1500 e gli 800, arriva il titolo anche nei 400 con il crono di 4:06.43 davanti alle brasiliane Roncatto e De Oliveira Da Silva. Un antipasto succoso per il gran finale dei 1500 maschili, l’ultima gara in programma nella serata di domenica. C’era curiosità per rivedere all’opera Gregorio Paltrinieri, il campionissimo azzurro mostra comunque qualche miglioramento e chiude al quinto posto in 15:07.52. Le luci della ribalta se le prende ancora una volta un ottimo Luca De Tullio: fresco di pass per gli 800, il classe 2003 nuota in 14:48.77 per un tempo che varrebbe il doppio atleta italiano su questa distanza all’Olimpiade. Inoltre, la soddisfazione di mettere alle spalle il campione del mondo Wiffen, e chiudere dietro solamente al tedesco Wellbrock. “Sono molto contento per Luca – le parole di ‘capitan’ Paltrinieri – ha fatto un tempo incredibile. Per me questo Settecolli sono stati un allenamento e un modo per ricaricare le energie dopo gli Europei di Belgrado”.
Il programma è stata aperto dal 50 stile libero femminile, che ha visto salire sul podio Sara Curtis. La 17enne di Savigliano completa la sua prova in 24.64 alle spalle delle svedesi Sarah Sjostrom (record dei campionati in 23.75) e Michelle Coleman. Bella gara anche per Matteo Restivo, con il guizzo nei 200 dorso: 1:57.42 per il 30enne azzurro, nonostante qualche problemino fisico accusato in questi giorni: “Tutte le gare di avvicinamento ai Giochi Olimpici che ho fatto sono state sotto i tempi che mi aspettavo, nonostante qualche problema di tosse e febbre che ho avuto negli ultimi giorni – le sue parole in zona mista – Aspetterò la decisione del ct Butini per Parigi. Spero di andare alle Olimpiadi e di essere competitivo”. Terza piazza per Margherita Panziera nella stessa distanza al femminile in 2:10.39. La tre volte campionessa europea si ferma alle spalle delle inglesi Osrin e Shanahan. “Sono contenta di aver migliorato il tempo di stamattina – spiega Panziera – In questo Settecolli ho puntato più sul 100 che sul 200, ma ieri la pressione mi ha giocato un brutto scherzo. Il 200 di oggi non l’avevo preparato a causa di alcuni problemi fisici che ho avuto nell’ultimo mese. Il 200 resta una gara che è più nelle mie corde”. Thomas Ceccon completa la sua tre giorni romana con il titolo nei 50 farfalla (23.01), spuntandola per due centesimi sull’olandese Korstanje. “La mia condizione è in crescita e sono abbastanza tranquillo. So di poter fare un tempo migliore di quello che ho fatto oggi. Non so quante gare riuscirò a fare a Parigi, il mio obiettivo è quello di farne il più possibile”, dice il nuotatore veneto, che però ai microfoni della Rai si sbilancia e rivela che gareggerà anche nei 200 dorso.
Mentre Piero Codia si congeda dal nuoto con la vittoria nella finale B dei 50 farfalla, Martina Carraro conferma la decisione di smettere – almeno per il prossimo anno – al termine di questa stagione con l’amarezza per aver mancato la qualificazione olimpica anche nei 200 rana. “Starò più con la mia famiglia e avrò più tempo per pensare a me stessa. A 31 anni devi trovare altri stimoli in questo momento della mia carriera”. Seconda piazza per una buona Francesca Fangio (2:23.91) alle spalle dell’imprendibile olandese Schouten. Nei 200 rana uomini c’è lo splendido podio del 35enne Edoardo Giorgetti, battuto solamente dalla coppia olandese Corbeau-Kamminga. Italiane lontane dalle migliori nei 200 farfalla vinti da Macinnes (Borrelli sesta, Polieri ottava), mentre risponde presente Carlos D’Ambrosio (1:46.78) con il quarto posto nei 200 stile candidandosi per un posto in staffetta, nella gara portata a casa dal tedesco Maertens. A Massimiliano Matteazzi (1:59.56) non riesce lo ‘sgambetto’ – come lo ha chiamato lui scherzosamente – ad Alberto Razzetti (1:58.99) per l’argento nei 200 misti vinti dal giapponese Seto, molto bene anche Sara Franceschi (2:11.75) con la terza piazza nella stessa gara al femminile.