Alcuni dei migliori nuotatori azzurri illuminano il “Trofeo Nico Sapio” 2024 in quello che, di fatto, è un bel test a cinque giorni dai Campionati Italiani Assoluti di Riccione, che assegneranno i pass per i Mondiali in vasca corta di Budapest (10-15 dicembre). A Genova brilla la giovane stella Sara Curtis, che fa doppietta imponendosi prima nei 50 dorso in 26″62 e poi anche nei 50 stile libero in 24″39. Infiamma il pubblico anche l’idolo di casa Alberto Razzetti, che ha la meglio con un gran finale nel testa a testa con il francese bronzo olimpico nella mista Claement Secchi. L’azzurro allenato da Stefano Franceschi vince così i 200 misti con il crono di 1’52″21, migliorando il record della manifestazione di due secondi. Il venticinquenne poi si impone anche nei 400 misti con il record dei campionati (4’06″33).
Seconda vittoria e secondo personale per Christian Bacico, che trionfa nei 100 dorso (51″20) dopo la vittoria sulla distanza doppia. Bis insolito per Federica Toma, che dopo i 100 si prende anche i 200 stile libero in 1’57″65. Nella rana è invece tripletta per Lisa Angiolini, che completa l’opera dopo 50 e 200 aggiudicandosi anche i 100 (1’06″19). Leonardo Deplano poi vince i 100 misti in 55″02. “Abbiamo avuto delle ottime indicazioni da questo campionato – commenta il dt Cesare Butini -. È tornata in vasca la Curtis, che è un’atleta giovanissima e fa parte della nostra futura nazionale. Dobbiamo essere attenti a supportarla per il prossimo quadriennio, perché è una 2006 e farà parte di quella nuova generazione che dovremo gestire al meglio“.
“Ci sono state altre buone indicazioni, in vista di quello che sarà il campionato italiano della settimana prossima. Ho visto delle buone cose in prospettiva, tra cui un buon Bacico nel dorso e sempre la Curtis che deve risolvere qualche problemino in virata. Ho visto anche un buon movimento nei 200 stile libero con una Toma stranamente competitiva anche nella distanza doppia, dopo aver fatto ottimamente il suo personale di 53″7 nei cento metri”, ha aggiunto Butini. “Siamo ancora lontani da quello che è lo standard per il mondiale, però a me piace arrivarci anche con la politica dei piccoli passi e dare fiducia a queste giovani e soprattutto dare fiducia ai loro tecnici per un lavoro costruttivo insieme alla Federazione. Se dovessero esserci caselle disponibili per la prova iridata verrebbero ripresi in considerazione anche alcuni dei tempi fatti qui al Sapio“, ha concluso il dt azzurro.