“Rivedremo il video della gara. Vogliamo capire se il nostro errore è stato determinante o se c’è stata una propensione della giuria verso la Russia che lo scorso anno abbiamo battuto. Speravamo di partire con una medaglia d’oro. In allenamento li avevamo visti e sembravano battibili. Obiettivamente non crediamo che abbiano più di noi. Quindi dispiace“: Manila Flamini non può essere troppo soddisfatta dell’argento conquistato agli Europei di Glasgow 2018 nel duo tecnico misto del nuoto sincronizzato. Di certo, la coppia azzurra non può mandar giù facilmente la decisione della giuria di preferire l’esibizione della Russia.
Giorgio Minisini spiega: “Il sincro è uno sport partiolare a Budapest eravamo nettamente sopra alla Russia, qui abbiamo sbagliato un elemento. Il risultato rammarica perchè è più basso del punteggio del mondiale, malgrado il lavoro svolto in stagione. Abbiamo lavorato sull’esercizio, ascoltato i suggerimenti dei giudici, siamo cresciuti. Però abbiamo sbagliato e forse siamo stato penalizzati troppo”. Un argento comunque importante, che bissa quello ottenuto due anni fa.
Stesso risultato rispetto all’ultima edizione anche per Ferro-Cerruti, che portano a casa un bronzo. Le azzurre sono felici per questa medaglia, ma pronte a conquistarne altre in questi dieci giorni di gare: “E’ un bronzo come due anni fa, un po’ più sudato perché nel libero della squadra abbiamo chiuso al quarto posto dietro alla Spagna e si sa che è difficile recuperare posizioni seppur in esercizi diversi. Abbiamo tante gare da disputare e tanti obiettivi da raggiungere. Siamo appena all’inizio”, spiega Cerruti.
“Appena finito l’esercizio a squadre ci siamo guardate con il medesimo obiettivo: nuotare meglio nel duo e prenderci la medaglia. Ce l’abbiamo messa davvero tutta e siamo contentissime. Primo giorno, prima medaglia. Ora pensiamo già alle prossime gare con il preliminare del libero e la finale a squadra”, prosegue una raggiante Ferro.