Una speranza, una tentazione, una certezza. Federica Pellegrini c’è, anche nei 100 stile libero. La Divina ormai non riesce più a nascondere, nemmeno a se stessa, una forma fisica al top. E fa scattare subito il toto Rio: la vedremo sui blocchi anche ai Giochi? Il record italiano stampato al Settecolli, 53’18”, non lascerebbe dubbi, dopo le primissime sensazioni positive delle batterie mattutine. Eppure la melina è d’obbligo e Fede è fatta così: intanto ha lanciato l’amo. “Non mi aspettavo proprio di abbassare il primato italiano. I 100 mi stanno regalando tantissime emozioni, valuteroò con il mio tecnico e con il dt Butini se sarà il caso di fare questa gara anche a Rio. Posto che la mia priorità restano i 200 stile“. Che, guarda caso, anche nel programma olimpico vengono prima della distanza più breve (9 e 11 agosto): la portabandiera azzurra avrà quindi un po’ di tempo per pensarci, al netto – ricordiamolo – dell’impegno come trascinatrice della 4×200.
Un altro che inizia a non sorprendere più è Gabriele Detti. Altra gara, altra perla: il livornese porta a casa la qualificazione olimpica anche nei 200 stile, territorio finora di Filippo Magnini (che proprio qui a Roma ha rinunciato alla finale concentrandosi sui 100 di domani), ma è tutto da capire se riuscirà a infilare questo impegno nella sua fittissima agenda olimpica tra 400 sl, 1500 e 4×200. A proposito di staffetta: il Settecolli chiude il discorso con la qualificazione di Marco Belotti, che completa il quartetto composto poi da Dotto, Detti e D’Arrigo.
La giornata delle stelle si completa con la conferma di Gregorio Paltrinieri, 14’51″62 nella finale dei 1500. La forma è buona, se consideriamo il rientro solo pochi giorni fa dalla Sierra Nevada, e lo dimostrano anche i 9 secondi in meno nuotati rispetto al Settecolli di un anno fa. “Sono molto fiducioso per Rio”, ripete tranquillo Greg nonostante il tempo (“mi dice poco”) ma “molto contento per la preparazione che sta andando benissimo”.
A due terzi del Settecolli, restano senza azzurri per Rio le caselle maschili dei 200 delfino e quelle femminili di 400 misti, 100 dorso e 800. Niente biglietto, ufficialmente, per Luisa Trombetti e Sara Franceschi ma le valutazioni a cronometro fermo del dt Butini potrebbero dare una seconda chance a entrambe. Sul filo della qualificazione a cinque cerchi c’è Carlotta Zofkova, che tocca a 1’00″70 nella finale dei 100 dorso, superiore al tempo limite olimpico stabilito dalla Federazione in 1’00”, ma la Zofkova potrebbe essere la dorsista della staffetta mista: se la gioca con Silvia Scalia, che agli Open di dicembre aveva nuotato in 1’00″54. A quattro decimi da Rio si ferma invece la corsa di Niccolò Bonacchi: chiude la finale dei 100 dorso in 54’23”. Ma per il 21enne di Pescia va benissimo così, è ancora giovane. In quota ‘azzurrini’ nota di merito per Nicolò Martinenghi, 17 anni da compiere il primo agosto che stampa un bellissimo record del mondo juniores nei 50 rana, toccando a 27″42.